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Denunciate tre bulle fra i 15 e 17 anni: picchiavano le coetanee per rubare soldi e smartphone

Tre minorenni sono state denunciate per rapina e violenza privata: per giorni hanno girato le vie della movida a Crema derubando e picchiando loro coetanee.
A cura di Giorgia Venturini
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Immagine di repertorio
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Andavano in giro nella notte ad aggredire ragazzine con calci e pugni per farsi consegnare soldi e smartphone. Così per giorni tre giovani ragazze, aiutate da un coetaneo maschio, tutte tra i 15 e i 17 anni terrorizzavano le vie della movida di Crema. Ora per loro è scattata la denuncia: sono indagate dalla Procura del Tribunale per i minorenni di Brescia per rapina aggravata, furto aggravato, lesioni, violenza privata e percosse.

Come agivano le tre bulle

Dalle indagini degli agenti è emerso che la prima rapina risale alla sera del 5 febbraio quando in via Mazzini a Crema il gruppo della ragazzine indagate si è avvicinato a una minorenne che stava acquistando un pacchetto di sigarette a un distributore automatico: una delle tre bulle ha strappato di mano alla loro vittima una banconota da 5 euro che aveva in mano mentre un'altra le ha sferrato un pugno in faccia. Poi sono fuggite via. Il giorno successivo il colpo è stato messo a segno in piazza Garibaldi: qui hanno preso a schiaffi due giovani di 16 anni che stavano passeggiando. In pochi secondi le hanno aggredite con calci e pugni per rubar loro cellulare e soldi. Per una delle due vittime è stato necessario il trasporto in ospedale da cui è stata dimessa con 10 giorni di prognosi.

E ancora: nella stessa notte la violenza del trio di bulle si è scagliata contro una ragazzina di 13 anni, mentre lo scorso 19 marzo le tre hanno bloccato e assalito due 15enni sempre in piazza Garibaldi. Non sempre procedevano alla rapina, a volte volevano dimostrare la loro violenza. Gli agenti di polizia sono riusciti a identificarle grazie alle immagini delle telecamere di video sorveglianza della zona riuscendo così anche a ricostruire ogni loro spostamento. Ora le tre indagate dovranno chiarire tutto alla polizia.

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