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Denuncia un’aggressione, ma in realtà si è ferito da solo: vigile smascherato dalle telecamere

Un vigile di Busto Arsizio (Varese) andrà a processo per simulazione di reato, falso, truffa ai danni di un ente pubblico e procurato allarme. Lo scorso febbraio aveva denunciato di aver subito un’aggressione, ma in realtà si era ferito da solo.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Un agente della polizia locale di Busto Arsizio (Varese) aveva denunciato lo scorso febbraio di essere stato vittima di un'aggressione. Due persone lo avrebbero colpito alle spalle mentre controllava la regolarità della sosta di alcune auto in una via del centro. In molti, tra sindacati ed esponenti politici, avevano espresso solidarietà nei suoi confronti parlando di scarsa sicurezza, formazione non sufficiente e dotazione non all'altezza del lavoro richiesto. Poi, però, si è scoperto che in realtà il vigile si era procurato da solo quelle ferite e ieri, 5 dicembre, è stato rinviato a giudizio dal gip Stefano Colombo per simulazione di reato, falso, truffa ai danni di un ente pubblico e procurato allarme. Il processo inizierà il prossimo marzo.

A smascherare la finta aggressione ci hanno pensato i filmati registrati da una telecamera di sorveglianza che puntava, all'insaputa del poliziotto, proprio verso  l'area in cui il 31enne diceva era avvenuta. Da poco entrato in servizio, aveva denunciato di essere stato colpito alle spalle da due persone mentre era in turno da solo e di aver poi subito calci e pugni.

Lo stesso vigile ha raccontato che i due assalitori erano fuggiti senza lasciare traccia. I suoi colleghi, però, con quei filmati hanno scoperto che nessuno ha visto quelle due persone perché in realtà non sono mai esistite. Nei video si vedrebbe chiaramente il 31enne sfregarsi da solo una gamba e la faccia contro un muro procurandosi così le ferite.

La scoperta è stata possibile grazie all'indagine richiesta dall'assessore alla Sicurezza Salvatore Loschiavo, uno degli esponenti politici che avevano espresso solidarietà al 31enne ferito. Questo ha provocato un danno d'immagine evidente per l'amministrazione comunale di Busto Arsizio, che ha deciso di costituirsi parte civile al processo.

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