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Suicidio Davide Paitoni, uccise figlio di 7 anni

Davide Paitoni, l’uomo che ha ucciso il figlio, si è soffocato con un cerotto sul naso

Davide Paitoni, l’uomo che ha ucciso il figlio di sette anni nella notte di Capodanno, si è suicidato in carcere a San Vittore: l’uomo sarebbe morto per “mancanza di aria” e sarebbe stato trovato sotto le lenzuola.
A cura di Ilaria Quattrone
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Si trovava nel reparto protetto del carcere di San Vittore di Milano, ma nonostante questo Davide Paitoni – l'uomo accusato dell'omicidio del figlio di sette anni, del tentato omicidio dell'ex moglie e di aver provato a uccidere un ex collega – si è suicidato: "La sua era quindi – spiega a Fanpage.it Francesco Maisto, garante dei detenuti del Comune di Milano – una collocazione più che giusta. Il detenuto condivideva la cella con un altro uomo che, nella giornata di ieri, lunedì 11 luglio, ha scoperto di essere positivo al Covid-19 ed è stato quindi trasferito".

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Così è morto Davide Paitoni

In base alle informazioni pervenute, è stato rilevato che alle ore 8, quando è passato l’agente che vigilava il piano "la situazione – spiega ancora il dottor Maisto – era tranquilla". Paitoni è stato trovato poi sotto le lenzuola: "Salvo gli accertamenti del caso che verranno eseguiti dalla Procura, quello che si può rilevare dall’esterno, è che – afferma il garante – è stato trovato con un cerotto al naso. Sarebbe quindi morto per mancanza di aria. Sempre ieri aveva saputo che era stata rigettata la richiesta di perizia psichiatrica".

L'omicidio del figlio

L'uomo era stato arrestato a gennaio scorso dopo aver sgozzato il figlio di sette anni e averlo nascosto in un armadio. Subito dopo aver commesso l'efferato gesto a Morazzone (Varese), si era dato alla fuga. I carabinieri lo avevano trovato a Viggiù, al confine con la Svizzera e lo avevano arrestato. Il suo avvocato aveva inoltrato richiesta per la perizia psichiatrica, ma il gup l'aveva rigettata sostenendo che le modalità con le quali era stato ucciso il bimbo dimostrava lucidità nel commettere l'infanticidio.

Le altre accuse nei suoi confronti

Domani poi si sarebbe svolta anche l'udienza per il tentato omicidio nei confronti di un collega: l'uomo infatti, anche quando ha ucciso il figlio, si trovava agli arresti domiciliari. Subito dopo l'omicidio, si era recato a casa dei suoceri dell'ex moglie e aveva provato a uccidere anche lei.

La situazione carcere in Lombardia

Quanto avvenuto ieri non è che l'ultimo dei casi di suicidio, una situazione allarmante che preoccupa gli esperti del settore: "Sulla collocazione non si può dire nulla: il problema è che quando arrivano soggetti del genere è necessario – precisa Maisto – che vi siano più risorse umane. Una volta compresa la situazione pregressa e svolti i colloqui del caso, è necessario pensare a qualcosa in più che vada al di là della collocazione nella giusta struttura”.

Il Garante sottolinea poi come "la situazione della Psichiatria nelle carceri milanesi è tragica. Non è un caso che proprio ieri – conclude il garante – Regione Lombardia abbia approvato una delibera relativa a un piano per la prevenzione dei suicidi in carcere".

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