“Davide Paitoni ha ucciso il figlio in modo spregevole”: cosa si sa sull’omicidio del piccolo Daniele
"Spregevole". Questo l'aggettivo che il giudice per le indagini preliminari usa per definire l'omicidio commesso da Davide Paitoni, il 40enne in carcere con l'accusa di aver ucciso il figlio Daniele di 7 anni. Il giudice lo scrive nell'ordinanza con cui ha convalidato l'arresto e disposto la misura cautelare in carcere: ieri 4 gennaio si è tenuto il primo interrogatorio davanti alle autorità giudiziarie durante il quale Paitoni, difeso dall'avvocato Stefano Bruno, ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere.
La dinamica dell'omicidio e del tentato omicidio
Saranno le indagini a confermare quello che è accaduto: la versione dei carabinieri però a pochi minuti dall'arresto, è che Davide Paitoni la sera del primo di gennaio ha ucciso il figlio Daniele con una coltellata alla gola prima di rinchiuderlo nell'armadio della casa del nonno. L'indagato aveva ottenuto il permesso, su accordo degli avvocati suoi e della moglie, di stare quella sera con il piccolo. Dopo aver commesso l'omicidio Paitoni si è presentato sotto casa dei suoceri e in strada ha tentato di accoltellare anche la moglie prima di fuggire via verso la Svizzera. Durante il tragitto in macchina è riuscito a mandare un unico messaggio vocale al padre a cui diceva di non aprire l'armadio. L'arresto è avvenuto a Viggiù, nel Varesotto a pochi chilometri con il confine con la Svizzera dove il 40enne aveva cercato di nascondersi in una baracca per cacciatori: alla vista dei carabinieri ha tentato di impugnare il coltello contro di loro e contro di sé minacciando il suicidio. Infine, la corsa in caserma e in carcere. Dopo l'interrogatorio di convalida il pubblico ministero sta provvedendo per omicidio pluriaggravato e per il tentato omicidio aggravato della moglie. Ma non sono le uniche accuse a suo carico: Paitoni dovrà rispondere anche di resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di un coltello.
Paitoni era agli arresti domiciliari
Su di lui inoltre continueranno le indagini anche per tentato omicidio nei confronti dell'ex collega: lo scorso novembre l'indagato infatti ha tentato di uccidere con un coltello un altro lavoratore ferendolo fortunatamente lievemente al fianco. Il pubblico ministero aveva chiesto l'arresto riconoscendo la "pericolosità sociale". Alla fine il giudice aveva deciso per i domiciliari motivando la scelta sull'inquinamento probatorio e non sulla pericolosità. E ancora: nei mesi prima la Procura aveva ricevuto denunce tra marzo e aprile dello scorso anno per "condotte aggressive" ed erano state presentate dalla moglie e dal suocero. La Procura però non aveva avanzato nessuna richiesta nei confronti dell'uomo – si parlano comunque di reati che non rientrano nel Codice Rosso – tanto che queste due denunce non avevano fatto parte del materiale di valutazione su cui poi il giudice per le indagini preliminari aveva deciso per i domiciliari. Da queste violenze, la donna aveva deciso di avviare le pratiche per la separazione: nelle pagine dell'ordinanza però presentato oggi dal giudice sono contenuti anche riferimenti alla situazione coniugale e al fatto che non c'era nessun provvedimento giudiziario sulla separazione. I due comunque si erano già rivolti agli avvocati. Certo è che resta una questione non completamente chiara e che sta scatenando da giorni polemiche nell'opinione pubblica ma anche all'interno dello stesso tribunale di Varese. Da capire ancora come sia stato possibile che un figlio di pochi anni avesse avuto il permesso anche dal giudice di trascorrere il Capodanno con il padre ai domiciliari per tentato omicidio.
Venerdì i funerali
Su questa tragedia è intervenuta anche la ministra della Giustizia Marta Cartabia che ha chiesto all'ispettorato di "svolgere con urgenza i necessari accertamenti preliminari". Intanto ieri 4 gennaio è stata eseguita l'autopsia sul corpo del bambino e si attendono i risultati. Mentre i funerali del piccolo sono in programma per venerdì alle 14.30 nell'oratorio di San Luigi Schianno: nell'occasione verrà proclamato il lutto cittadino sia a Morazzone che a Gazzada Schianno.