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Arrestati Stefania Nobile e Davide Lacerenza

Davide Lacerenza e le serate in Gintoneria: “Lo sanno tutti che a Milano i soldi veri si fanno di notte”

“Spendo più di 20mila euro al mese per vivere”, dichiarava Davide Lacerenza prima dell’arresto e della revoca della licenza della Gintoneria. Così il locale di via Napo Torriani era diventato una macchina da soldi da due milioni di euro l’anno.
A cura di Francesca Del Boca
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Le notti intere nel privè della Gintoneria tra vino, donne e cocaina. Qui, secondo i finanzieri che hanno messo i sigilli al locale di via Napo Torriani, Davide Lacerenza offriva ai clienti (con il benestare della socia in affari Stefania Nobile) veri e propri "pacchetti all inclusive" che oltre a bottiglie di champagne da migliaia di euro da "sciabolare" prevedevano anche droga e sesso a pagamento con escort assoldate all'occorrenza dal titolare. "Lo sanno tutti che a Milano i soldi veri li fai di notte", raccontava lo stesso Lacerenza durante un'intervista al programma di Radio24 La Zanzara, prima degli arresti domiciliari e della revoca della licenza della Gintoneria.

"Faccio giorni senza dormire", spiegava il 60enne. "Una volta facevo due, tre giorni senza andare a letto. Oggi no, ma devo stare sveglio la notte". Secondo quanto emerso dalle carte, e dichiarato pubblicamente dallo stesso "Davidone" più volte, all'orario di chiusura della Gintoneria per il "tavolo forte" della serata (ovvero clienti in grado di spendere più di 5mila euro in poche ore) si spalancavano quindi le porte del "privè", il "locale rosa" dove chi lo desiderava poteva fare uso di "bamba" in cucina (ovvero l'unico punto del locale privo di telecamere) e consumare rapporti sessuali su un divano con una escort, che d'accordo con Lacerenza doveva spingere il cliente a consumare sempre più bottiglie (poi infatti messe in conto a prezzo maggiorato). "Se ho un tavolo potente lo porto nel privè anche fino alle sei di pomeriggio".

Così la Gintoneria di Davide Lacerenza era diventata una macchina da soldi in grado di fatturare per il 2023 quasi due milioni di euro l'anno (dichiarati) con soli 70 metri quadrati di locale, un balzo in avanti rispetto ai 1,4 milioni dell'anno precedente. Un business tale da permettere al suo gestore di "girare in Ferro (Ferrari)", bere ogni mese etichette di champagne e vino rosso da migliaia di euro, cenare ogni settimana in ristoranti stellati e spendere al mese "più di 20mila euro" per mantenere uno stile di vita extralusso. 

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