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Davide Fontana avrebbe un disturbo narcisistico e ossessivo: la perizia sul killer di Carol Maltesi

Lo sostiene il consulente della difesa dell’omicida reo confesso di Carol Maltesi, la 26enne che fu ritrovata senza vita e fatta a pezzi nei boschi di Borno (Brescia). Che al momento rischia l’ergastolo.
A cura di Francesca Del Boca
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Davide Fontana soffrirebbe di un disturbo psicopatologico narcisista e ossessivo. 

Lo sostiene, dopo alcuni colloqui in carcere, il consulente della difesa dell'omicida reo confesso di Carol Maltesi: la 26enne che fu ritrovata senza vita e fatta a pezzi nei boschi di Borno (Brescia) dopo essere stata uccisa e tenuta in un frigorifero per due mesi.

Il fine della consulenza depositata alla Corte di Busto Arsizio (Varese) è quello di ottenere una vera e propria perizia psichiatrica per l'imputato, finalizzata ad accertare la capacità di intendere e di volere al momento dell'omicidio ed eventuali altri aspetti psicologici che potrebbero aver influenzato le sue azioni.

Davide Fontana rischia l'ergastolo

Se tale incapacità venisse riconosciuta, del resto, sicuramente renderebbe più leggera la posizione processuale di Davide Fontana, facendo venire meno (o quantomeno indebolendo) le aggravanti che al momento pesano su di lui. E che rischiano di costargli una condanna per ergastolo, al momento assai probabile.

Intanto sulla richiesta, alla quale si sono opposti i legali di parte civile (ovvero quelli dei genitori e del figlio minorenne di Carol, che vive insieme al padre in provincia di Verona), la Corte si esprimerà al termine della fase istruttoria del processo.

"Sono pentito, non ho premeditato nulla", disse Fontana agli albori del processo iniziato oggi, lunedì 24 ottobre. "Non riesco a guardare in faccia i genitori di Carol".

L'omicidio di Carol Maltesi

"Si muoveva e continuavo a colpirla, perdeva sangue. Le ho tagliato la gola, è stato un atto di pietà", disse invece durante la confessione.

Davide Fontana avrebbe ucciso Carol Maltesi, di cui si era invaghito dopo averla conosciuta negli ambienti del cinema hard, perché la 26enne aveva intenzione di cambiare casa, abbandonando il Varesotto per trasferirsi in Veneto dal figlio.

Il bancario 43enne è accusato anche di aver fatto a pezzi il cadavere di Carol, e di averlo conservato per mesi in un freezer acquistato appositamente in rete. E di essersene disfatto tentando prima di bruciarlo con un barbecue nei boschi della Valcuvia e poi abbandonandolo dentro alcuni sacchi dell’immondizia, ritrovati per caso da un escursionista nelle alture bresciane.

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