Dati rubati, Leonardo Maria Del Vecchio voleva spiare con un trojan il telefono della fidanzata Jessica Serfaty
Si sarebbe rivolto ad hacker professionisti per far spiare la modella statunitense Jessica Serfaty Michel, e scoprire così se la fidanzata e promessa sposa avesse un'altra relazione. "Così capiamo dove si trova, con chi messaggia…", è stata la richiesta di alcuni emissari del rampollo di Luxottica Leonardo Maria Del Vecchio, 29 anni, all'agenzia investigativa milanese Equalize S.r.l, ora al centro dell'inchiesta della Dda di Milano sulle migliaia di dati rubati e dossieraggi commissariati nel mondo dell'economia e della politica.
La spia installata sul telefono della fidanzata Jessica Sefarty
Questo emerge dalle carte della Procura di Milano e della Procura nazionale antimafia, che hanno messo ora sotto indagine anche il quarto dei sei figli del fondatore dell'impero Luxottica, l’unico avuto da Nicoletta Zampillo. "Lei (Jessica Serfaty, ndr) dorme in una barca di 50 metri che Leonardo ha affittato e sulla quale facciamo una festa, quindi sabato a far salire a bordo ci mettiamo molto poco… lascerà sicuramente il telefono", spiegano all'inizio del 2024, intercettati, due uomini di Del Vecchio all'hacker specializzato Nunzio Samuele Calamucci, incaricato di "monitorare" la ragazza. Lui risponde: "Se lo lascia, per fare un’operazione del genere su un Iphone glielo fermiamo per un paio d’ore. Gli mettiamo un trojan, in modo che capiamo dove si trova, con chi scrive, con chi messaggia…".
La missione segreta, però, fallisce miseramente. La 33enne dell'Arkansas, infatti, possiede un iPhone di ultimissima generazione, in cui il virus-spia non può essere installato. Ma gli intercettatori, comunque, fingono di aver portato a casa il risultato falsificando la documentazione e inventandosi messaggi Whatsapp, trascrizioni di telefonate Skype e altre comunicazioni fra Jessica Serfaty e il noto illusionista internazionale David Blaine.
I controlli sui fratelli Del Vecchio e sulla madre Nicoletta Zampillo
Non il primo lavoro che, per i magistrati della Procura di Milano, la società di Leonardo Maria Del Vecchio avrebbe commissionato alla Equalize S.r.l., controllata al 95 per cento dal presidente di Fondazione Fiera Milano (ora indagato) Enrico Pazzali. Il 29enne, per chi indaga, avrebbe commissionato anche controlli sui fratelli, sulle sorelle e persino sulla madre Nicoletta Zampillo per ragioni legate "governance dell'azienda" e a ragioni di successione dopo la morte, datata 27 giugno 2022, del patriarca Leonardo Del Vecchio. In particolare, sotto la lente degli hacker, si sarebbero trovati il fratello Claudio e la sorella Paola, i figli primogeniti della prima moglie Paola Nervo che, per i pm, Del Vecchio jr vorrebbe "tenere sotto controllo per capire le loro intenzioni".
Il finto dossier sul fratello Claudio Del Vecchio
Ma non solo. Al centro dell'inchiesta ci sarebbe anche un report falso confezionato dagli "spioni" proprio su Claudio, ricco di "notizie pregiudizievoli" e falsità solo per compiacere il proprio cliente, ovvero il fratello Leonardo Maria. Uno degli indagati, infatti, avrebbe "deciso di creare artificiosamente, a favore di Leonardo Maria Del Vecchio o comunque dei di lui incaricati, documentazione apparentemente comprovante un controllo eseguito dalla polizia americana a carico di Claudio Del Vecchio, catalogato come sex offender dalle forze dell'ordine di New York".