Danno la caparra per un appartamento in affitto e vengono truffati, ora vivono in un orfanotrofio
Dopo lo sfratto, avevano trovato un trilocale con un affitto alla loro portata. Valentina ha 29 anni e percepisce il reddito di cittadinanza. Suo marito lavora come operaio e hanno due figli piccoli, uno di un anno e l'altro di due. Le entrate mensili non sono alte, ma bastavano per pagare 650 euro al mese. Dopo aver versato la caparra da 2mila euro, però, i presunti proprietari dell'appartamento sono spariti nel nulla. La denuncia è stata fatta, ma ormai i soldi sono scomparsi. Ora sono costretti a vivere, almeno per il momento, nel complesso religioso della Mater Orphanorum di Legnano, nel Milanese.
Lo sfratto e la richiesta per l'alloggio popolare
Fino a poche settimane fa, Valentina abitava in un appartamento a Castellanza. "Un giorno il proprietario ci ha comunicato che aveva bisogno della casa e dovevamo lasciarla", ha raccontato a Il Giorno. Così, a febbraio, hanno dovuto lasciare l'appartamento dopo tre anni di pagamenti regolari.
Vista la situazione d'emergenza, la 29enne ha deciso di presentare al Comune di Castellanza la richiesta per un alloggio popolare. "Due volte", precisa Valentina, "ma non abbiamo ottenuto nulla". Nel frattempo, hanno consultato diverse agenzie immobiliari fino a individuare quella che avrebbe potuto essere "la soluzione giusta".
Le cifre della truffa
Si trattava di un trilocale, con tanto di box. I proprietari chiedevano il pagamento di 650 euro al mese di affitto e una caparra di 2.600 euro. Contrattando, Valentina riesce ad abbassare il primo versamento a 2mila euro, fa subito il bonifico e fissa un appuntamento con i proprietari per ottenere le chiavi di casa e firmare il contratto.
Passano dieci giorni, Valentina e la sua famiglia si presentano al luogo individuato per l'incontro, ma non si presenta nessuno. Preoccupata, la 29enne prova a telefonare ai proprietari dell'appartamento, ma nessuno risponde. Realizzato che si trattava di una truffa, la giovane donna si è presentata ai carabinieri per sporgere denuncia, consapevole che i 2mila euro di caparra con ogni probabilità non li rivedrà più. Per il momento ha trovato ospitalità al Mater Orphanorum di Legnano, in attesa di una nuova casa.