Danno fuoco a un negozio ad Abbiategrasso: individuati i 3 presunti responsabili, uno è minorenne
Sono stati individuati i presunti responsabili dell'incendio che nella notte tra il 28 e il 29 settembre ha distrutto un negozio di abbigliamento all'interno della galleria Mirabello di Abbiategrasso (nella Città Metropolitana di Milano). Si tratta di un 66enne, ora in carcere, un 18enne, destinatario di obbligo di dimora, e di un 17enne per il quale non sono stati ancora presi provvedimenti. Continuano le indagini per capire le ragioni dietro l'incendio.
L'incendio nella galleria Mirabello
A chiamare i soccorsi intorno alle 4:30 del 29 settembre erano stati alcuni dipendenti di un laboratorio di pasticceria situato all'interno della galleria Mirabello di Abbiategrasso. La loro attenzione era stata catturata dal crollo delle vetrate di un negozio abbigliamento, all'interno del quale si era sviluppato un incendio.
L'intervento immediato dei vigili del fuoco ha evitato che il rogo si potesse estendere fino all'impianto di gas-metano, cosa che avrebbe avuto conseguenze serie. Per precauzione, i pompieri e i carabinieri avevano fatto evacuare l'intero condominio, facendo scendere in strada circa 200 persone.
Le indagini e l'identificazione dei presunti responsabili
In un primo momento, si pensava che le fiamme si fossero generate in seguito a un cortocircuito dovuto al malfunzionamento dell’impianto elettrico dell'attività commerciale. Dopo diversi sopralluoghi effettuati dai militari e dalla squadra investigativa dei vigili del fuoco, si sono rinvenuti diversi acceleranti che proverebbero la natura dolosa dell'incendio.
Attraverso l'analisi delle telecamere di sorveglianza, gli investigatori sono riusciti a individuare tre persone che si aggiravano nei pressi del negozio incendiato sia prima che dopo il rogo. Si tratta di tre residenti nell’hinterland abbiatense, di cui uno minorenne. I due maggiorenni sono stati interrogati dal gip del Tribunale di Pavia il quale, su richiesta della Procura, ha disposto la misura cautelare del carcere per il 66enne, in quanto già gravato da numerosi precedenti penali, e l'obbligo di dimora per il 18enne. La posizione del 17enne, invece, è ancora al vaglio della Procura per i Minorenni di Milano.