“Daniela Santanché mi disse di non toccare i numeri”: parla l’ex manager di Visibilia
"L’ufficio amministrativo di Visibilia era molto oberato di lavoro e confusionario. Ne deriva che determinati accadimenti economici restavano in sospeso, molti crediti ormai inesigibili dovevano essere svalutati". Ma la ministra del Turismo Daniela Santanchè aveva deciso diversamente.
Sono alcuni passaggi, secondo quanto riferisce Ansa, della testimonianza di Federico Celoria, ex direttore finanziario di Visibilia Editore, agli atti dell'inchiesta milanese per falso in bilancio a carico della ministra del Turismo Daniela Santanchè e di altri ex amministratori e rappresentanti del collegio sindacale della spa.
Proprio nei giorni scorsi la Procura di Milano ha chiuso le indagini per falso in bilancio per la ministra del Turismo di Fratelli d’Italia, e per altre 16 persone tra ex amministratori, sindaci e consiglieri che ne hanno condiviso la gestione, tra cui numerosi membri della sua famiglia: il compagno Dimitri Kunz D’Asburgo, l’ex fidanzato Canio Mazzaro, la sorella Fiorella Garnero, la nipote Silvia Garnero.
"Sottoposi la problematica già in fase di redazione del bilancio alla dottoressa Daniela Santanchè, evidenziandole che tali valori dovevano essere svalutati”, la testimonianza del manager e direttore finanziario di Visibilia. In tutta risposta, l'attuale ministra del governo Meloni avrebbe disposto di "lasciare tali numeri nell’attivo patrimoniale", visto che "tutte le decisioni sul bilancio da approvare venivano prese dall’amministratore". In poche parole, “una politica di bilancio atta a non svalutare gli asset presenti nell’attivo circolante".