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Dalmine, omicidio dell’ex segretario provinciale della Lega Franco Colleoni: arrestato il figlio

Svolta nelle indagini sull’omicidio di Franco Colleoni, ex segretario provinciale della Lega, trovato morto sabato mattina con diverse ferite alla testa. I carabinieri di Bergamo hanno arrestato il figlio Francesco, 34 anni, di Dalmine: secondo gli inquirenti il giovane avrebbe colpito il padre al culmine di un litigio uccidendolo.
A cura di Chiara Ammendola
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I carabinieri di Bergamo hanno arrestato questa mattina Francesco Colleoni con l'accusa di aver ucciso il padre Franco, ex segretario provinciale della Lega di Bergamo, trovato morto sabato mattina a Brembo, frazione di Dalmine in provincia di Bergamo.

Il litigio per questioni lavorative e poi l'aggressione

Secondo gli inquirenti il figlio 34enne di Colleoni avrebbe colpito il padre alla testa, uccidendolo, al culmine di un violento litigio scaturito probabilmente a causa della riapertura della trattoria "Il Carroccio" di cui i due erano proprietari e dove il figlio lavorava come cuoco. Una lite furibonda tra padre e figlio che è degenerata nell'aggressione da parte del giovane nei confronti del padre colpito più volte: stando a quanto riportato da Corsera dopo essere caduto a terra l'ex segretario provinciale della Lega avrebbe sbattuto più volte la testa contro una pietra posta nel cortile.

La parziale ammissione e l'arresto di Francesco Colleoni

Il corpo senza vita di un uomo, Franco Colleoni, era stato trovato sabato mattina nei pressi di via Sertorio, proprio nel cortile dell'abitazione della vittima, dove si trova anche il ristorante di proprietà dei due "Il Carroccio". Dunque secondo gli inquirenti i due erano in pessimi rapporti proprio a causa della gestione del ristorante. I militari hanno fermato il figlio Francesco la scorsa notte: portato in caserma per essere interrogato il 34enne ha ammesso di aver litigato col padre ma ha poi aggiunto di non ricordare più nulla di quanto accaduto. I carabinieri lo hanno così dichiarato in arresto e il 34enne si trova ora in carcere a Bergamo.

La vittima in passato era stato il segretario provinciale della Lega di Bergamo nonché assessore provinciale tra il 1995 e il 1999. Poi la decisione di dedicarsi insieme alla famiglia al ristorante "Il Carroccio", aperto 20 anni fa proprio vicino casa e gestito insieme ai figli.

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