Dalmine, 17enne muore dopo un mese dal malore accusato a scuola: indagati medici e infermieri
Sono novanta, tra medici e infermieri dell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, le persone iscritte nel registro degli indagati dalla Procura di Bergamo per la morte di Gabriele Marletta, il diciassettenne spirato nei giorni scorsi dopo un lungo ricovero in terapia intensiva. Ne dà notizia l'Ansa spiegando che sul corpo del giovane studente di Dalmine è stata disposta l'autopsia e che gli attuali indagati sono tali in quanto atto dovuto.
Gabriele è morto un mese e mezzo dopo il malore a scuola
Gabriele è morto martedì scorso dopo oltre un mese e mezzo di ricovero presso il Papa Giovanni. Si trovava nel nosocomio dopo essere stato colto da un malore durante l'ora di ginnastica. Il diciassettenne si è accasciato privo di senso sotto lo sguardo attonito dei suoi compagni e del docente che ha praticato il massaggio cardiaco. I soccorsi erano scattati subito: sul posto si erano precipitati un'ambulanza e un'automedica che hanno rianimato il ragazzo con un defibrillatore. Poi, la corsa in ospedale e il ricovero in terapia intensiva. Purtroppo, dopo 90 giorni di ricovero, Gabriele è spirato. Il padre del giovane, dopo l'incidente, aveva spiegato che il figlio "ha sempre fatto sport e si è sottoposto regolarmente agli elettrocardiogrammi, non ha mai avuto problemi di cuore". Dopo il decesso del ragazzo, la preside dell'istituto frequentato da Gabriele, l'Einaudi di Dalmine, ha detto che "abbiamo sperato tutti che Gabriele si riprendesse è la sola cosa che mi sento di dire. Il nostro pensiero va a lui, alla sorella e alla famiglia". Secondo quanto riportato, il diciassettenne era uno studente modello: il giorno antecedente al malore, infatti, aveva festeggiato 10 in matematica.