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Dall’auto in panne al cellulare scarico: cosa sappiamo sulla morte di Francesco Meazza

Francesca Meazza è stato travolto e ucciso mentre si trovava sulla superstrada 336 che va in direzione Malpensa: sembrerebbe che la sua auto avesse un guasto e che avesse il cellulare scarico. Da qui, la decisione di camminare su quella strada in cui ha perso la vita.
A cura di Ilaria Quattrone
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La sua auto sarebbe stata incidentata e il cellulare scarico: proprio per questo motivo Francesco Meazza, il ragazzo di 25 anni travolto e ucciso all'alba di domenica sulla superstrada 336 che va in direzione Malpensa, avrebbe lasciato il mezzo e si sarebbe diretto verso la superstrada probabilmente per cercare aiuto o per trovare un passaggio per rientrare a casa. Al momento sembrerebbe questa l'ipotesi sulla quale gli inquirenti stanno indagando.

La sua Toyota Yaris è stata trovata nel tardo pomeriggio di domenica in un bosco di Cassano Magnago, comune in provincia di Varese: un punto non troppo lontano, come riporta il quotidiano "Il Giorno", dal luogo in cui il ragazzo ha perso la vita. L'auto non avrebbe segni che lascerebbero pensare a un incidente con altri veicoli. Per questo, sembrerebbe che la vettura abbia presentato un malfunzionamento o qualcosa che abbia impedito al ragazzo di proseguire.

Nelle prossime ore si svolgerà l'autopsia

Avendo il cellulare scarico, non ha potuto contattare i familiari per avvisare di avere un problema con l'auto. Gli inquirenti, gli agenti della Polizia stradale Busto Arsizio – Olgiate Olona, stanno lavorando per cercare di sciogliere tutti i dubbi relativi a questo caso. Nelle prossime ore si svolgerà l'autopsia che potrà fornire ulteriori elementi. Meazza originario di Origgio, dove viveva con la sua famiglia e la sorella, aveva trascorso una serata in un locale a Cassano Magnago.

Una volta concluso si era messo in auto per tornare a casa. Da lì, la tragica fine: travolto da un'auto guidata da un 24enne che purtroppo non è riuscito a evitarlo.

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