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Dalla passione per le foto alle serate in discoteca: chi era Sofia Mancini, morta nell’incidente a Verona

Sofia Mancini era una 20enne della provincia di Verona. Scomparsa dopo una serata trascorsa in discoteca è stata trovata morta insieme a Francesco D’Aversa, l’amico con cui stava tornando a casa.
A cura di Fabio Pellaco
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Sofia Mancini in una foto tratta dal suo profilo Instagram
Sofia Mancini in una foto tratta dal suo profilo Instagram

Da due giorni non si avevano più notizie di Sofia Mancini dopo una serata trascorsa in discoteca, poi il tragico ritrovamento del corpo senza vita accanto a quello dell'amico, Francesco D'Aversa, conosciuto pochi giorni prima. È morta così la ragazza di 20 anni scomparsa da Verona nella notte tra lunedì 17 e martedì 18 ottobre.

I cadaveri dei due ragazzi sono stati ritrovati all'interno dell'auto con cui stavano rientrando a casa. La vettura è stata rinvenuta distrutta al lato della carreggiata sulla strada regionale 450 nei pressi di Lazise, sulle sponde del Lago di Garda. Con tutta probabilità i giovani sono rimasti vittime di un incidente stradale.

Chi era Sofia Mancini, la 20enne trovata morta a Verona dopo un incidente

Sofia Mancini viveva con i genitori e il fratello nella frazione di Gazzoli a Costermano sul Garda, in provincia di Verona. La ragazza era appassionata di fotografia tanto da aver aperto un profilo Instagram dove condivideva i suoi scatti più belli.

Il giorno della scomparsa era stata accompagnata in discoteca dal fratello. Per il viaggio di ritorno avrebbe chiesto passaggio all'amico che lavorava come pizzaiolo in un centro commerciale della provincia.

La scomparsa dopo una serata in discoteca

Secondo quanto raccontato dai genitori, la 20enne avrebbe dovuto rincasare entro le 2 di notte dopo la serata passata in discoteca, ma della giovane si sono perse le tracce. All'uscita dal locale, la discoteca "Amen" delle Torricelle di Verona, la ragazza è salita in auto insieme a Francesco D'Aversa, un amico conosciuto pochi giorni prima.

I due si sono prima diretti verso la stazione di Peschiera del Garda dove hanno accompagnato uno dei coinquilini di Francesco che doveva salire su un treno e poi si sarebbero diretti verso il Bresciano. Nella mattinata di martedì l'ultima segnalazione proveniente dalle celle telefoniche alle quali erano agganciati i telefonini dei due ragazzi li collocava nel territorio compreso tra i comuni di Bardolino e Lazise, sulla sponda Veronese del Lago di Garda.

Sofia Mancini in una foto che la ritrae durante una serata in discoteca
Sofia Mancini in una foto che la ritrae durante una serata in discoteca

Sofia e Francesco ritrovati morti dopo due giorni di ricerche

Dopodiché i cellulari si sono presumibilmente scaricati e dei due si sono perse le tracce fino al tragico ritrovamento nella mattinata di giovedì. L'auto su cui viaggiavano i ragazzi, una Fiat 500 di colore bianco perla con targa della Repubblica Ceca, è stata rinvenuta distrutta in mezzo alla boscaglia al lato della strada regionale 450 tra Lazise e Affi.

A fare la scoperta è stato un addetto autostradale. Con ogni probabilità la vegetazione ha nascosto l'auto alla vista degli automobilisti che ogni giorno transitano lungo la strada. Secondo quanto dichiarato da Girolamo Lacquaniti, dirigente della polizia stradale di Verona, sembrerebbe che l'incidente non abbia coinvolto altri mezzi e l'auto sia uscita di strada autonomamente.

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