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Dalla Chiesa: “Buccinasco epicentro della ‘ndrangheta, non c’è nessuna fine della violenza”

“La ‘ndrangheta a Buccinasco ha mostrato che se vuole può conservare la pace. Quando invece commette un omicidio in strada è perché vuole dare un chiaro messaggio. Se invece questo omicidio è stato eseguito senza il suo consenso, qualcuno tra qualche giorno sarà punito”. Il giorno dopo dell’omicidio in pieno centro a Buccinasco, a Fanpage.it il Professore Nando dalla Chiesa spiega dinamiche e conseguenze di un gesto simile in uno dei paese da anni quartier generale della ‘ndrangheta in Lombardia.
A cura di Giorgia Venturini
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Non è stato solo un omicidio quello di ieri a Buccinasco, ma è stato anche una vera e propria dimostrazione di forza. Un chiaro messaggio: quale e a chi lo sveleranno nei prossimi giorni le indagini della Procura. Quello che è certo è che Buccinasco ha la sua storia criminale lunga decenni: è la "Platì del Nord", quartier generale della famiglia Barbaro-Papalia. Tanto da richiedere l'attenzione già nel 2012 di Nando dalla Chiesa e Martina Panzarasa, autori del libro  "Buccinasco. La ‘ndrangheta al Nord". Oggi, all'indomani dell'omicidio, il professore di Sociologia della Criminalità organizzata dell'Università degli Studi di Milano Nando dalla Chiesa spiega a Fanpage.it quelle che potrebbero essere cause e conseguenze di una tale dimostrazione di forza.

Professore, cosa sta succedendo a Buccinasco?

Difficile a dirlo. Di certo volevano lanciare un messaggio: volevano fosse un omicidio plateale, in pieno centro e in piena mattinata. Potevano farlo sparire, potevano inscenare una rapina. Invece Paolo Salvaggio lo hanno ucciso in strada. Non dobbiamo dimenticare che la vittima era un malato terminale.

Quale può essere il messaggio? 

Che "noi ci siamo ancora". Se sono stati i clan di ‘ndrangheta è una chiara manifestazione di forza. In Lombardia non c'è nessuna fine della violenza: dire che si è voltata pagina è una bufala. Forse ci sono meno omicidi. Ma non dobbiamo dimenticare che Buccinasco è la "Platì del Nord".

Lo è ancora? 

Buccinasco è l'epicentro della ‘ndrangheta in Lombardia. Punto di riferimento indiscusso negli anni '80 insieme ad altri pochi paesi della Lombardia, come Desio (Monza e Brianza), Mariano Comense (Como) e Fino Mornasco (Como). Ma la famiglia Papalia di Buccinasco era più forte dei Mazzaferro, la cosca che dominava il territorio comasco. Quindi quando parliamo di Buccinasco non parliamo di un luogo sperduto.

A sparare quindi secondo lei è stata la ‘ndrangheta?

Non lo so. Sicuramente lo sapremo tra qualche giorno.

In che senso?

Dalla sparatoria possiamo capire che non hanno problemi a usare le armi. Non volevano nascondersi. E a Buccinasco questa manifestazione di forza la fai solo se fai parte del clan o se in qualche modo hai avuto il loro consenso. Se così non fosse tra qualche giorno è facile che qualcuno sarà punito.

Questo perché?

Perché la ‘ndrangheta a Buccinasco, come nel resto della Lombardia, ha mostrato che se vuole può conservare la pace. Quando invece commette un omicidio in strada è perché vuole dare un chiaro messaggio. Se no, non le conviene riaccendere l'attenzione delle forze dell'ordine e della magistratura sul territorio. Per questo se a commettere un omicidio simile non è stata la ‘ndrangheta lo sapremo a breve.

Una presenza scomoda a Buccinasco è Rocco Papalia. Oggi il boss di ‘ndrangheta, dopo aver scontato i suoi anni in carcere, vive in una villetta in paese, metà della quale è stata confiscata. La sua presenza è ancora determinante?

Di sicuro lui manda ancora messaggio. Bisogna capire a chi si rivolge quando lui dice "io ci sono ancora". Oggi le dinamiche interne sono più nascoste. Non lo possiamo sapere. Di certo a Buccinasco negli anni sono successe tante cose: come scaricare in luoghi pubblici rifiuti che vengono dal movimento terra.

Il sindaco di Buccinasco ha dichiarato che in paese si sta consumando una seconda guerra di mafia. Lei è dello stesso parere?

Ora è troppo presto per dirlo. Quello che possiamo fare però è non abbassare l'attenzione su questo territorio. Mai.

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