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Dall’1 settembre 493 i bimbi e ragazzi positivi al Covid nelle scuole della Lombardia

Sono 30.257 i tamponi effettuati ai bambini e ragazzi delle scuole lombarde dall’1 al 18 settembre: di questi sono stati accertati complessivamente 439 positività, pari all’1,45 per cento. Lo ha reso noto in una nota l’assessore al Welfare della regione Lombardia Giulio Gallera che ha nuovamente chiarito le modalità di accesso diretto ai tamponi che possono avvenire con l’autocertificazione vidimata dalla scuola oppure a seguito della segnalazione al Medico o Pediatra di famiglia.
A cura di Chiara Ammendola
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Immagine di repertorio
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Su 30.257 tamponi effettuati in Lombardia a bambini e ragazzi in età scolare dall'1 al 18 settembre sono stati accertati complessivamente 439 positività, pari all'1,45 per cento (69 per il nido, 71 per le scuole dell'infanzia, 92 per le primarie, 66 per le secondarie di primo grado e 439 per le secondarie di secondo grado). Lo fa sapere in una nota comunicata quest'oggi l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera che aggiunge: "Da inizio pandemia (febbraio) al 18 settembre, invece, sono stati eseguiti 104.918 tamponi a bambini e ragazzi in età scolare (18.354 per bambini del nido, 15.070 per le scuole dell'infanzia, 22.380 per le primarie, 14.963 per le secondarie di primo grado e 34.251 per le secondarie di secondo grado) –  con 2.091 positività pari al 1,99 per cento (332 per bambini del nido, 232 per le scuole dell'infanzia, 429 per le primarie, 289 per le secondarie di primo grado e 809 per le secondarie di secondo grado)", ha aggiunto Gallera.

La maggior parte dei tamponi effettuati in queste settimane è stata eseguita ai bambini del nido, ai quali seguono gli studenti dei licei e delle scuole elementari e infine quelli delle scuole medie. "I tamponi con accesso diretto per la popolazione in età scolare sono possibili solo con l'autocertificazione vidimata dalla scuola oppure a seguito della segnalazione al Medico o Pediatra di famiglia", ha sottolineato l'assessore in una nota. "In caso di sintomi simil influenzali o sospetti Covid riscontrati nel corso dell'attività scolastica – spiega Gallera – viene contattata la famiglia dello studente e rilasciato un modulo di autocertificazione autorizzato dall'istituto da consegnare alla struttura sanitaria dove si esegue il tampone con accesso diretto. Il documento autorizza all'esecuzione del tampone senza prenotazione solo lo studente e non l'intero nucleo familiare". Qualora invece "a seguito della rilevazione della temperatura o alla comparsa di sintomi sospetti riscontrati al domicilio, la famiglia del giovane in età scolare deve contattare il medico o il pediatra di famiglia il quale, accertata la necessita' di dover eseguire il tampone, procede alla segnalazione e all'invio dello studente al punto di accesso diretto più vicino".

Le stesse procedure valgono anche per gli insegnanti e per il personale scolastico non docente. Chi ha effettuato il tampone, in attesa dell'esito, deve rimanere in isolamento. I contatti di caso sospetto, invece, legati all'ambito scolastico e ai servizi educativi per l'infanzia non sono da porre in isolamento domiciliare fiduciario: ciò si applica sia ai familiari conviventi che ai compagni di classe o ad altri contatti stretti. In caso di positività degli studenti, scattano le misure d'isolamento dell'intera classe (se l'interessato ha frequentato la scuola nelle ultime 48 ore) e dei familiari e contatti diretti per il periodo di quarantena stabilito dai protocolli anti covid al termine del quale viene eseguito un tampone ai contatti per accertarne la negatività e due tamponi al caso positivo per verificarne l'avvenuta negativizzazione.

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