Dal farmaco nell’aperitivo alla sede inesistente: il piano di Omar Confalonieri arrestato per stupro
Cambiano le vittime, ma il piano di Omar Confalonieri, l'agente immobiliare arrestato per stupro lo scorso 5 novembre, ha le stesse dinamiche di quando più di dieci fa era fino in manette e poi davanti ai giudice per lo stesso reato. Il 48enne abusa delle sue vittime solo dopo aver somministrato a loro insaputa benzodiazepine acquistato in farmacia, mischiandolo in qualche cocktail o caffè. Nel 2008 vittima era stata una sua collega di 18 anni, a cui le aveva fatto con una scusa ingerire la sostanza prima di violentarla in una zona agricola della Brianza. Confalonieri dopo aver scontato la pena e un percorso rieducativo era tornato ad essere un uomo libero. Lo scorso ottobre però vittime del suo piano è finita una coppia dell'hinterland milanese.
Il farmaco nel cocktail della coppia
I recenti fatti si sono verificati lo scorso 2 ottobre, giorno in cui è scattata la denuncia nei suoi confronti. Confalonieri nei giorni precedenti ha avvicinato la giovane coppia interessata ad acquistare un box in zona e aveva dato loro appuntamento in un bar poco distante dalla casa dei due. Prima di sedersi ai tavolini del bar aveva chiesto loro di accompagnarlo in macchina in farmacia: si è fatto prestare i soldi confessando di non averne in quel momento. Tutto senza temere neanche per un secondo di essere scoperto. Una volta al bar ha poi versato il farmaco nel cocktail della coppia che poco dopo ha iniziato ad avere i primi sintomi. I tre si sono spostati a casa della coppia, con loro c'era sempre la figlia di pochi mesi: qui è avvenuto lo stupro nei confronti della donna. La violenza è durata ore. Poco dopo le 18 Confalonieri avrebbe convinto la donna, ancora sotto effetto dell'alta quantità di benzodiazepine, ad accompagnarlo a casa sua perché senza auto. La vittima ricorda "di essere entrata nell'abitazione dell'uomo, ma non sapeva riferire che cosa fosse accaduto", si legge nei verbali degli inquirenti ripresi dall'Ansa. Il compagno nel frattempo era tornano in sé: provò a chiamare la donna dalle 18.55 fino alle 20.29 ma senza mai ottenere risposta. La donna, sempre sotto l'effetto delle benzodiazepine, si è messa alla guida della sua auto ed è tornata a casa non prima delle 20.30. La coppia, dopo che si è ripresa, ha raccontato tutto quello che ricordava ai carabinieri.
La sede di lavoro inesistente e il numero staccato
Tra i punti ancora da chiarire legati a Confalonieri ci sono anche la sua sede di lavoro e i numeri di telefono inesistenti. Sulla base di quanto verificato da Fanpage.it il numero fisso dell'agenzia risulta non più valido: solo il giorno precedente invece avevano risposto due persone apparentemente ignare di quanto accaduto. Mentre il numero del cellulare è "irraggiungibile". Misteri anche legati alla sede dell'agenzia immobiliare Confalonieri Real Estate di via Monte Napoleone 8 a Milano: "Non hanno mai avuto una sede qui", spiegano dalla portineria a Fanpage.it. Anche su Internet, il sito a cui alcuni portali di vendita di case fanno riferimento, risulta essere "fasullo" senza alcuna informazione. Non è ancora chiaro quindi se Confalonieri svolgesse veramente questa professione. Ad oggi gli inquirenti stanno cercando di capire se altre donne sono state vittime dell'agente immobiliare. I carabinieri, nel caso, invitano a mettersi in contatto con loro.