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Dal caso di Laura Ziliani al pensionato scomparso: quando l’assassino appare in televisione

Da Laura Ziliani al recente caso di Carmine D’Errico: in tutti questi casi i famigliari o presunti conoscenti hanno lanciato appelli e dichiarazioni in televisione. Mesi dopo quelle interviste, tutti loro sono stati arrestati e dovranno rispondere dell’accusa di aver ucciso quei cari che volevano ritrovare.
A cura di Ilaria Quattrone
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Ieri pomeriggio, giovedì 3 febbraio, Lorenzo D'Errico è stato sottoposto a fermo di indiziato con l'accusa di omicidio e distruzione del cadavere del proprio genitore. A balzare agli occhi è il fatto che, poche settimane prima, il 35enne si era rivolto alle telecamere di "Chi l'ha visto?", la nota trasmissione che va in onda su RaiTre. Il ragazzo aveva espressamente detto che i rapporti con il padre non erano idilliaci tanto che i due vivevano da "separati in casa". E proprio ai loro microfoni, affermando di non avere nessun ruolo nella scomparsa del padre, ha rivolto delle parole apparse sin da subito molto dure: "Io penso che a questo mondo abbiamo poche scelte. Volerla fare finita è una di queste. Non lo giudico se l'ha fatto o ha pensato di farlo: quanto meno se non l'ha fatto che si faccia vivo e che comunichi ‘senti lasciatemi stare, voglio fare questa cosa'.. Io lì alzo le mani e dico "ok, scelta tua. Va bene". Son d'accordo? Relativamente sì, ma non è il caso di mettere in sù questo parapiglia. Tutto è risolvibile nella vita".

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Le parole di Lorenzo

Durante la puntata, Lorenzo ha ricostruito il giorno della scomparsa del padre. Ha raccontato che si trovava in casa con degli amici a giocare a biliardo, ha affermato che il 65enne per tutto il giorno era apparso con gli occhi lucidi ed era stato seduto sul divano. Ha poi detto che Carmine sarebbe uscito per andare a comprare una pizza. Quando Lorenzo è rientrato in casa avrebbe visto la porta della stanza del padre chiusa, immaginando quindi che stesse dormendo. Il giorno dopo l'avrebbe vista aperta. Dalle "sue ricerche" in casa avrebbe notato che mancavano uno spazzolino, delle ciabatte e un pigiama. Successivamente avrebbe trovato una pistola carica e avrebbe notato che mancavano dei soldi. Le sue parole, che si sono susseguite nei particolari appelli lanciati in televisione, non hanno però convinto gli investigatori che oggi pomeriggio gli hanno notificato un fermo di indiziato: per gli inquirenti l'uomo è responsabile della morte del padre. Avrebbe ucciso e avrebbe distrutto il suo cadavere.

Lorenzo D'errico
Lorenzo D'errico

Il corpo trovato a Cerro Maggiore

Il corpo sarebbe quello ritrovato a gennaio in un capannone a Cerro Maggiore quando tre rapper, desiderosi di girare un video musicale, avevano trovato un cadavere semi carbonizzato. Nei giorni successivi si erano fatte avanti diverse ipotesi: un regolamento di conti, una lotta tra clan o un delitto legato alla droga. Dall'esame del Dna è poi emerso che quel corpo apparterrebbe a Carmine D'Errico. Dalle indagini, inoltre, sembrerebbe che vi siano delle "evidenti contraddizioni" nel racconto reso da Lorenzo e che siano state trovate delle tracce all'interno della casa dei due.

Il caso di Gigi Bici

Quello di Carmine e Lorenzo, non è il primo caso che vede il presunto responsabile – è bene sottolinearlo perché in nessun di questi casi vi sono condanne – in televisione. Già negli scorsi mesi diverse persone hanno rilasciato interviste, appelli e dichiarazioni per poi essere accusati dell'omicidio di quei cari che speravano di ritrovare. Ancora, in altri casi, le telecamere sono state utilizzate per smentire qualsiasi tipo di legame con la vittima o la persona scomparsa. Emblematico è la vicenda relativa all'omicidio di Luigi Criscuolo, conosciuto da tutti con il nome di "Gigi Bici". L'uomo di 60 anni è scomparso nel nulla l'8 novembre scorso. Il suo corpo è stato ritrovato a dicembre fuori dall'abitazione di Barbara Pasetti a Carpignano, in provincia di Pavia. La donna aveva raccontato più volte ai giornalisti, tra questi quelli della trasmissione "La vita in diretta", di non aver alcun rapporto con il 60enne. Aveva anche detto di aver ricevuto una fotografia del corpo e una lettera di minaccia, scritta in modo sgrammaticato, in cui è raccontato di come Criscuolo abbia partecipato a una rapina e non abbia mai restituito il bottino.

Barbara Pasetti
Barbara Pasetti

L'arresto della fisioterapista

Un mese dopo dal ritrovamento del cadavere, gli investigatori della Squadra Mobile e gli inquirenti di Pavia hanno arrestato la donna con l'accusa di tentata estorsione. Pasetti è anche indagata per omicidio e occultamento di cadavere. E sempre alcuni giorni fa, nel suo giardino è stata trovata una pistola che potrebbe essere l'arma del delitto. Secondo gli inquirenti, Pasetti si sarebbe rivolta a un carrozziere chiedendo aiuto per poter "sistemare l'ex marito" che la stessa accusava di una presunta persecuzione. Il carrozziere l'avrebbe poi messa in contatto con Criscuolo. Cosa sia avvenuto successivamente non è ancora chiaro. Pasetti avrebbe, sempre secondo gli investigatori, scritto alcune lettere e fatto delle telefonate in cui vi erano delle richieste estorsive rivolte alla famiglia. Un uomo, amico del 60enne, avrebbe poi raccontato che la donna lo aveva contatto nel giorno della scomparsa di Criscuolo. A lui avrebbe detto che Gigi Bici era stato picchiato e che non poteva parlare al telefono e che aveva bisogno di qualcuno che potesse "sistemare l'ex". Anche dal carcere, la donna ha negato di conoscere o avere avuto dei rapporti con Gigi Bici. Sarà compito degli inquirenti capire cosa sia successo.

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Il caso di Laura Ziliani

L'ultimo caso è quello di Luara Ziliani, l'ex vigilessa di Temù scomparsa l'8 maggio. All'epoca le figlie Silvia e Paola Zani avevano lanciato un appello. Chiedevano a a chiunque avesse visto la madre di aiutarle a trovarla. Lacrime e singhiozzi da sembrare quasi irreali. Due mesi dopo quell'appello, il corpo della vigilessa – ormai in stato di avanza decomposizione – è stato ritrovato. Un mese più tardi le due ragazze, insieme al fidanzato della 27enne nonché amante della più piccola, sono stati arrestati. Per loro le accuse sono di omicidio e occultamento di cadavere. Secondo gli inquirenti avrebbero narcotizzato la madre, l'avrebbero soffocata e avrebbero nascosto il cadavere. Durante le ricerche, avrebbero lasciato dei vestiti che facevano presumere una caduta o un'aggressione. Dalle intercettazioni e dalle localizzazioni è poi emerso che i tre fossero in qualche modo coinvolti. Avrebbero anche tentato di avvelenarla un mese prima della scomparsa. Per gli inquirenti, il movente sarebbe riconducibile alla volontà di impossessarsi del patrimonio. Un piano diabolico che avrebbe quindi previsto anche il coinvolgimento delle telecamere.

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