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Da oggi in Lombardia si potrà scegliere il medico di famiglia in farmacia

Da oggi in Lombardia si potrà scegliere il medico di famiglia o il pediatra in farmacia: a stabilirlo una delibera approvata dalla Giunta il 13 giugno.
A cura di Ilaria Quattrone
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In Lombardia da oggi sarà possibile scegliere o revocare il medico di famiglia e il pediatra nelle farmacie. Questo metodo rappresenterà un'alternativa agli sportelli territoriali. A introdurre questo nuovo sistema è la delibera, approvata dalla giunta il 13 giugno, che segue la convenzione sottoscritta della Regione con Federfarma Lombardia e Assofarm Conservizi Lombardia. In base a quanto stabilito, il farmacista dovrà rispettare la decisione dei cittadini e astenersi dal consigliare un professionista.

Cosa stabilisce la delibera di Regione Lombardia

Le farmacie, per ogni scelta o revoca, riceveranno un compenso di 1,25 euro al netto dell'Iva. Saranno poi le farmacie a rilasciare, ristampare o rigenerare i codici Pin/Puk della tessera sanitaria o codici Pin utili ai cittadini per usare i servizi regionali. Anche in questo caso, riceveranno 1,25 euro. Oltre che in farmacia, i cittadini potranno continuare a cambiare il medico di famiglia agli sportelli gestiti dagli ospedali o tramite fascicolo sanitario elettronico se si è in possesso dell'identità digitale Spid.

La sperimentazione partita nel 2014

La misura non è una totale novità: la sperimentazione era partita gratuitamente nel 2014 in 86 farmacie del territorio dell'Agenzia di tutela della salute della Brianza, toccherà adesso anche altre farmacie lombarde. Dalla sperimentazione applicata in Brianza è stato possibile constatare che la misura ha dato esiti molto positivi: "Scegliere in farmacia il medico di medicina generale e il pediatra di libera scelta sarà un'importante alternativa alla scelta che oggi si effettua nei vari uffici delle Asst", ha detto la vicepresidente e assessora al Welfare di Regione Lombardia Letizia Moratti.

Per la vicepresidente i cittadini, in questo modo, potranno avere un servizio più vicino a casa e capillare sul territorio: "Si tratta di una decisione convinta di Regione Lombardia – ha infine detto l'assessora – che darà vantaggi e semplificazione delle modalità di accesso dei cittadini ai servizi sanitari e socio sanitari".

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