Dal 10 gennaio a Milano sospeso il servizio post scuola per nidi e scuola dell’infanzia
L'assessorato all’Istruzione del Comune di Milano ha annunciato la sospensione, a partire dal prossimo 10 gennaio, del servizio post scuola dalle 16.30 alle 18.30 per nidi e scuole dell’infanzia. La comunicazione è stata inviata oggi alle famiglie dei bimbi che frequentano il servizio 0-6 di dopo scuola. Il provvedimento, che riguarda 5mila bimbi milanesi dei circa 30mila iscritti ai servizi comunali, "si è reso necessario alla luce delle nuove disposizioni normative sull’obbligo vaccinale e sulla classificazione da oggi di Regione Lombardia in zona gialla – si legge in una nota di palazzo Marino – e per il significativo aumento del numero dei contagi, con la conseguente temporanea contrazione del numero di educatori ed educatrici che possano garantire il servizio".
Le proteste dei genitori
Dopo la decisione di Palazzo Marino molti genitori hanno già protestato con diversi messaggi sui social: "Continuano a gestire in modo emergenziale un problema che non è più un'emergenza – ha dichiarato a Fanpage.it Clio Zanon, mamma di due bimbi e fondatrice di un gruppo molto attivo di mamme del quartiere di Loreto – Andavano fatte delle valutazioni sulle singole scuole mentre invece ci troviamo di fronte, nuovamente, a un provvedimento drastico". Una delle motivazioni contestate, e alla base della scelta dell'amministrazione, è quella della carenza del personale: "Il fatto che manchino educatori non è un problema legato al Covid: è un problema strutturale e non è possibile che il ‘last minute' debba essere sempre gestito dalle famiglie. Io e mio marito lavoriamo entrambi, come facciamo adesso a gestire i bimbi?". Secondo Zanon: "Non è stata creata un'alternativa strutturata in due anni di pandemia – ha concluso – mi chiedo come sia possibile che non si sia trovato un modo per far partire, una volta raggiunti un tot di contagi, un programma che riesca a coprire questo servizio pomeridiano. Questo poi non è l'unico servizio che ogni tanto salta, spesso con ancora meno preavviso. Non possiamo, noi come famiglie, coprire sempre queste mancanze".
Scavuzzo: Stiamo lavorando per per trovare soluzioni per il servizio ordinario
"L'obbligo vaccinale e l'aumento dei contagi – spiega la vicesindaca e assessora all'istruzione Anna Scavuzzo – ha comportato molte assenze e il rischio di una ulteriore contrazione del servizio ordinario è ancora concreto. A ciò si aggiunge l’ingresso della Regione Lombardia in zona gialla, che rende impossibile la pratica della cosiddetta ‘sovrapposizione' tra bolle per comporre i gruppi di post scuola di nidi e infanzie. La sospensione del servizio di post scuola è pertanto inevitabile". Su tutto il territorio sono 103 i nidi, a cui se ne aggiungono 35 in appalto, e sono 170 le scuole dell’infanzia e oltre 37 le sezioni primavera. L'organico conta circa 3200 tra educatori ed educatrici su entrambi i servizi oltre agli educatori dedicati ai bambini disabili. "In queste ore mi stanno giungendo diverse lettere da parte di famiglie preoccupate per la sospensione del post scuola e più in generale per la tenuta dei servizi 0-6 anni: comprendo tali reazioni e voglio confermare che stiamo lavorando per trovare soluzioni che permettano al meglio lo svolgimento del servizio ordinario" ha concluso Scavuzzo.