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Dai mondiali di scherma alle Olimpiadi, Martina Riva: “Milano diventa la città dello sport internazionale”

Dopo il successo dei mondiali di scherma, a Milano sono in arrivo altri grandi eventi sportivi. Perché ospitare questi eventi è importante per la città di Milano? Lo spiega a Fanpage.it Martina Riva, assessora allo sport del Comune di Milano.
A cura di Giorgia Venturini
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"Siamo riusciti a fare dei Mondiali Assoluti di Scherma un evento cittadino". Così Martina Riva, assessora allo sport del Comune di Milano, ha commentato il successo dei mondiali di scherma, ospitato negli ultimi giorni nel capoluogo. Ma non è che l'ultimo evento sportivo di successo che Milano si appresta a organizzare. Altri grandi eventi sono in arrivo: l'appuntamento più atteso sono ovviamente le Olimpiadi del 2026, ma anche altre tappe importanti di diverse discipline sportiva. L'assessora Riva racconta tutto a Fanpage.it.

I mondiali di scherma sono stati un grande successo: cosa ha fatto la differenza? Come avete fatto a richiamare così tanto pubblico?

Ben prima che iniziassero le gare all'Allianz Mi.Co., abbiamo organizzato appuntamenti e momenti utili a far conoscere la scherma e i Mondiali alla città. Così questo sport, in cui Milano vanta una consolidata e lunga tradizione, è entrato in più di 30 scuole milanesi ed è arrivato nelle piazze e nella vita di tanti giovani, grazie al progetto Scuola, al progetto Sport e Inclusione e al Progetto Oratori; si è presentato in Galleria e in Piazza del Duomo.

Iniziativa dopo iniziativa, in questo ultimo anno, il Comitato Organizzatore, anche con il supporto del Comune, è riuscito a coinvolgere i cittadini, a cominciare dai più piccoli nel percorso di avvicinamento sia alla manifestazione sia alla disciplina sportiva.

Durante le gare, poi, la Medal Plaza allestita all'Arco della Pace ha permesso a migliaia di persone di assistere dal vivo alle premiazioni, rendendo un momento solenne – come ricordavano le luci tricolore sull'Arco, il podio, le bandiere e gli inni nazionali – un appuntamento accessibile a tutti, perché ospitato in un luogo pubblico, aperto e molto frequentato da milanesi e turisti.

Credo che sia proprio questa la più importante legacy dei Mondiali appena conclusi: la scherma ha trovato la via per uscire dal palazzetto – sempre sold-out – per farsi conoscere e amare dalla città. Un percorso che è un modello da seguire e replicare per altri eventi.

Milano ha in programma molti aventi sportivi, le Olimpiadi in primis. Perché ospitare questi eventi è importante per la città di Milano? Oltre al prestigio della città a livello internazionale, quali sono gli altri benefici?

Milano si sta affermando sempre più come città dello sport internazionale: solo questa estate, in 40 giorni abbiamo ospitato e ospiteremo ben tre grandi eventi: dalla Coppa del Mondo di Ginnastica Ritmica ai Mondiali di Scherma, agli Europei di Salto a Ostacoli.

Questa è una bella occasione in termini di attrattività, sia per la città sia per il mondo dello sport. Ospitando questi appuntamenti, si contribuisce a diffondere i valori dello sport in generale, facendo leva sul modello di impegno e determinazione che gli atleti possono essere per le nuove generazioni. In un mondo in cui i giovani faticano ad avere stimoli e ad avere modelli forti, poter vedere gareggiare dal vivo un atleta, avere la possibilità di incontrarlo di persona, può fare la differenza.

Per questo, sono convinta che i grandi eventi possano incentivare la pratica sportiva: giocano un ruolo fondamentale nella battaglia contro l'abbandono sportivo, di cui si parla ancora troppo poco, ma in cui ci siamo imbattuti soprattutto dopo gli anni del Covid: in quel periodo più del 25 per cento dei giovani ha smesso di fare attività sportiva.

Non dimentichiamo, poi, che i Grandi Eventi – anche quelli sportivi – sono ossigeno per le attività produttive e sono un ottimo strumento per la promozione della città che li ospita. Basti pensare che le immagini della Medal Plaza in questi giorni hanno fatto il giro del mondo e continueranno a farlo per molto tempo ancora.

Milano si candida alla finale di Champions League del 2026 o del 2027, in quale stadio?

A prescindere da come evolverà la questione "nuovo stadio" – per la città e per le squadre – ci si candida con l'unico stadio che Milano ha, ossia San Siro. Ricordo che il Meazza sarà anche la venue della cerimonia dei Giochi Olimpici invernali assegnati a Milano e Cortina, che avranno inizio il 6 febbraio 2026.

Questi eventi riescono a far passionare le persone anche a sport tendenzialmente poco seguiti, qual è la prossima manifestazione importante che vorresti ospitare?

Innanzitutto, da oggi al 29 agosto 2023, investiremo tempo ed energie per gli ultimi passi che ci separano dagli Europei di Salto a Ostacoli, FEI JUMPING EUROPEAN CHAMPIONSHIP MILANO 2023 che avranno luogo dal 30 agosto al 3 settembre all’Ippodromo Snai San Siro.

Sono certa che sarà un altro evento di successo, con numeri importanti. Poi dal 4 al 10 dicembre, ospiteremo nuovamente Milano Premier Padel P1; nel 2024 i 19th World Kendo Championships (dal 4 al 7 luglio) e nel 2025 sarà la volta dei Mondiali di Canoa velocità e paracanoa.

Contemporaneamente lavoreremo all'organizzazione di Milano Cortina 2026, senza escludere la possibilità di ospitare nel frattempo anche altre manifestazioni di livello internazionale, qualora si presentasse l'occasione.

Le Federazioni che si candidano a organizzare grandi eventi di sport vedono in Milano una venue ideale, perché la città mette a disposizione affidabilità, esperienza e competenza nella gestione di manifestazioni di livello mondiale, oltre che una buona rete di mezzi di trasporto pubblici, strutture alberghiere adeguate, un sistema culturale e di intrattenimento di ottimo livello. Senza dimenticare la facilità dei collegamenti con altre città italiane (da Venezia a Roma, da Firenze a Napoli) o con altre regioni.

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