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Omicidio Carol Maltesi

Dai finti sms all’affitto di casa pagato: tutte le bugie di Davide Fontana, omicida di Carol Maltesi

Due mesi di depistaggi, bugie, finzione. Dopo aver ucciso Carol Maltesi, Davide Fontana ha studiato un piano per non destare sospetti tra i conoscenti della vittima.
A cura di Filippo M. Capra
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Due mesi di depistaggi, bugie, finzione. Davide Fontana, l'assassino reo confesso dell'omicidio e della distruzione del cadavere di Carol Maltesi, l'attrice hard di 26 anni brutalmente uccisa e smembrata, ha trascorso gli ultimi 60 giorni da lupo travestito da pecora. L'ex compagno della donna, dopo averle tolto la vita con una serie ancora indefinita di martellate e un taglio alla gola, ne ha conservato i pezzi di cadavere in un freezer ordinato su Amazon prendendo possesso del suo cellulare. In questo modo, ha deviato le ricerche dei parenti e degli amici della donna che provavano a contattarla. Tra loro, anche un giornalista di Bs News che è riuscito a smascherare l'omicida chiedendo nella chat con Carol di inoltrare un audio per verificare che stesse bene.

Fontana ha ucciso a martellate Carol e ne ha sezionato il cadavere in 15 pezzi

Gli ultimi due mesi di Davide Fontana sono stati studiati nei minimi dettagli, nonostante qualche errore che infine l'hanno portato all'arresto. Come da lui stesso confessato prima ai carabinieri e poi al giudice per le indagini preliminari durante l'interrogatorio di garanzia, era insieme a Carol nell'ultimo giorno di vita della ragazza. Dopo aver consumato per due volte, forse per un gioco erotico finito male o forse per un raptus, Fontana l'ha presa a martellate prima di tagliarle la gola.

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Poi, è rimasto mezzora a fissare il cadavere della donna prima di uscire ed andare in un Bricocenter a comprare un'accetta con cui ha sezionato in 15 parti il suo corpo. Dopo due giorni, ha comprato online un freezer per poterli conservare. A seguito, poi, di un tentativo di dare fuoco a quello che restava di Carol, ha deciso di recarsi a Borno e scaricare il cadavere in sacchi neri gettati da un dirupo.

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Due mesi di depistaggi, bugie e sms dal cellulare di Carol

Per non attirare l'attenzione su di sé a seguito di un potenziale allarme per scomparsa da parte dei famigliari della 26enne, Fontana si è impossessato del suo cellulare millantando una normalità che era già però arrivata a conclusione. Come raccontato dal padre della vittima, è stato Davide Fontana e non sua figlia a inoltrargli i messaggi di auguri. Come è sempre stato il reo confesso a dire alla madre di Carol di non poter ricevere chiamate perché momentaneamente di stanza a Dubai.

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Nemmeno l'ex compagno, padre del figlio della 26enne, ha dubitato del comportamento di quella che si credeva essere la donna, ormai sparita da diverse settimane. Poi, la scoperta del cadavere, il riconoscimento dei tatuaggi sul corpo, la chat col direttore di Bs News e, infine, l'arresto da parte dei carabinieri. In tutto questo tempo, inoltre, Fontana ha continuato a pagare l'affitto di casa di Carol mantenendo un comportamento normale anche sui social: diverse le ricette culinarie pubblicate mentre conservava in freezer il cadavere della donna.

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