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Omicidio di Sharon Verzeni a Bergamo

“Da tempo Sharon Verzeni usciva da sola di sera tardi”: il racconto dei vicini di casa

Alcuni vicini di casa di Sharon Verzeni hanno raccontato ai carabinieri di averla vista uscire sola di sera tardi almeno dallo scorso inverno. La 33enne, uccisa il 30 luglio scorso in via Castegnate a Terno d’Isola (Bergamo), faceva lunghe passeggiate, ma pare che la famiglia non sapesse fosse diventata un’abitudine.
A cura di Enrico Spaccini
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Non era la prima volta che Sharon Verzeni usciva sola di casa a tarda notte per fare una passeggiata. lo scorso 29 luglio, intorno a mezzanotte, la barista 33enne ha lasciato la villetta di via Merelli a Terno d'Isola (Bergamo) in cui convive dal 2021 con Sergio Ruocco e si è incamminata per le vie del paese. Stando a quanto raccontato da alcuni vicini sentiti dai carabinieri del Comando provinciale nei giorni scorsi, era almeno dallo scorso inverso che Verzeni era stata vista uscire da sola in orari particolari, anche alle 23:30. Un'abitudine che sarebbe stata presa dietro consiglio di un dietologo, anche in vista del matrimonio con il 37enne previsto per il 2025, ma che i genitori hanno detto di non conoscere e che lo stesso Ruocco ha sostenuto che, se l'avesse saputo, non l'avrebbe lasciata andare sola a quell'ora.

Alle 00:50 del 30 luglio, arrivata all'altezza del civico 32 di via Castegnate, Verzeni è stata assalita da una figura ancora senza volto e senza nome che, armata di coltello, l'ha colpita quattro volte uccidendola. Quella sera, però, non indossava abiti sportivi, ma un paio di jeans. Dettaglio che potrebbe far pensare a un'uscita programmata, magari un appuntamento, tuttavia non è stato trovato nulla a sostegno di questa ipotesi: nulla è emerso dalle telecamere e nemmeno dal suo cellulare.

Sono passate, ormai, quattro settimane ed è ancora un mistero non solo l'identità dell'assassino, ma anche il movente. I carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore Emanuele Marchisio, hanno ascoltato oltre cento persone "informate sui fatti" e visionato più di cento ore di filmati delle telecamere, sia pubbliche che private. Il problema principale è che il punto in cui Verzeni è stata accoltellata non è coperta da nessun sistema di sorveglianza.

In attesa di novità dal Ris di Parma, che sta ancora analizzando gli abiti indossati quella sera dalla 33enne e le varie lame che sono state sequestrate come possibili armi del delitto, i militari stanno proseguendo con la raccolta di testimonianze. Alcune persone, come lo stesso Ruocco e il padre della vittima, sono state sentite più volte e non è escluso che possano essere convocati di nuovo nelle prossime ore in caserma. Nei prossimi giorni, poi, i carabinieri parleranno con altri residenti nella zona dell'omicidio e proveranno a scavare nei legami di Verzeni, come anche il suo rapporto con Scientology a cui si era avvicinata nell'ultimo periodo.

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