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Da modello delle sfilate milanesi a rapinatore nelle gioiellerie di Brescia: “L’ho fatto per pagare i debiti”

Dalle passerelle per Etro, DSquared e Giorgio Armani alla condanna in Tribunale a Brescia per due rapine tra gennaio e febbraio del 2024. Alioune Sylla, 22enne residente a Mazzano, è stato condannato a 7 anni e 4 mesi.
A cura di Francesca Del Boca
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Modello per Etro, Moncler, Giorgio Armani e DSquared, calciatore di belle speranze. Nonché rapinatore di compro oro e gioiellerie di Brescia. È stato condannato a 7 anni e 4 mesi Alioune Sylla, 22 anni, per i colpi messi a segno tra gennaio e febbraio del 2024 in un Compro Oro in via Orzinuovi e alla gioielleria "I gioielli di Rossana" di via X Giornate, dietro la centralissima piazza della Loggia.

Qui, grazie a un'amica "palo" che si era finta cliente interessata all’acquisto di un gioiello e che aveva tenuto aperta la porta del negozio, si era introdotto in gioielleria con una pistola in mano e l’attrezzatura da rider indosso, con tanto di zainetto cubico per il delivery di cibo riempito in tutta fretta di preziosi: il modello era poi fuggito tra la folla con un monopattino elettrico, dopo aver sparato in aria e aggredito il figlio della proprietaria. Con lui, anche un altro giovanissimo complice.

Insieme a Sylla il gup Andrea Guerrerio ha infatti condannato tre giovani coimputati del modello di origine senegalese classe 2003, residente a Mazzano: sono Hygert Dadushi, a 7 anni e 2 mesi; Ayoub Rachidi, a 5 anni e 8 mesi; e Davide Melzani, 1 anno e 8 mesi (per la sola tentata rapina in villa a Calcinato, entroterra del lago di Garda). Quattro degli altri nove imputati, sostanzialmente i ricettatori degli orologi Rolex, Audemars Piguet e dei gioielli rubati, sono stati rinviati a giudizio, mentre i rimanenti hanno ottenuto la messa alla prova o il patteggiamento.

Nel dicembre 2022, Sylla aveva già ricevuto una condanna a tre anni e due mesi per una rapina a mano armata commessa ai danni di una donna in strada. In questa occasione, aveva costretto la vittima a consegnargli il telefono cellulare e, sotto minaccia, le aveva estorto le credenziali per l’accesso al conto bancario online. "L’ho fatto per pagarmi i debiti", aveva spiegato Alioune Sylla al giudice delle indagini preliminari nel corso dell'interrogatorio di garanzia. E probabilmente per continuare a mantenere lo stile di vita lussuoso a cui si era abituato dopo aver frequentato il mondo della moda e delle sfilate di Milano tra ristoranti costosi, auto da corsa, vestiti firmati.

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