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Da marzo si potrà utilizzare l’identità alias sulla tessera Atm a Milano: di cosa si tratta e come funzionerà

Il percorso iniziato nel 2023 con la mozione sulle carriere alias del Comune di Milano della consigliera Pd Monica Romano. L’assessora Arianna Censi: “Misura di civiltà doverosa. L’identità registrata deve essere quella in cui ci si riconosce, non necessariamente quella anagrafica”
A cura di Francesca Del Boca
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Foto da LaPresse
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A Milano, dal primo marzo 2025, sarà possibile riportare la propria identità alias sull'abbonamento dei mezzi pubblici. Ovvero si potrà stampare sulla tessera elettronica un nome differente da quello riportato sulla carta d'identità, il nome che viaggiatori transgender e non binari hanno scelto per affermare la propria identità di genere.

Lo rende noto Palazzo Marino, che ha avviato il percorso di inclusione a partire dal 2023, quando è stata approvata una mozione sulle carriere alias del Comune di Milano presentata dalla consigliera del Partito Democratico Monica Romano. “In un quadro legislativo ancora inadeguato è indispensabile dare segnali inequivocabili in favore del riconoscimento del genere di elezione", le sue parole. "Milano è una città a cui si guarda con speranza e fiducia in tema di diritti e questo nuovo traguardo è la dimostrazione che siamo sulla strada giusta”.

È una misura di civiltà doverosa", aveva spiegato l’assessora alla Mobilità Arianna Censi. "L’abbonamento ai mezzi pubblici è una delle poche tessere che portiamo sempre con noi, che teniamo a portata di mano e usiamo quasi quotidianamente. È davvero bello e importante che l’identità registrata sia quella in cui ciascuno e ciascuna davvero si riconosce, non necessariamente quella anagrafica", sono state le parole dell'amministratrice del Comune di Milano, dove da mesi è stato permesso ai dipendenti di chiedere il riconoscimento del proprio alias all'interno dell'amministrazione, compresi badge, cartellini di riconoscimento, le targhe alle porte dell'ufficio e l'indirizzo di posta elettronica. "Ringrazio Atm per partecipare a questo percorso che il Comune ha avviato grazie alla mozione della consigliera Monica Romano”.

Il riconoscimento dei diritti di tutti e tutte passa anche attraverso questi passi, tutt’altro che piccoli quando riguardano il benessere personale e la vita e le relazioni di tutti i giorni", aveva dichiarato ancora la delegata alle Pari opportunità del Comune di Milano Elena Lattuada. "Il percorso che l’Amministrazione comunale sta compiendo è la conferma della volontà del sindaco e della Giunta di rendere Milano ‘capitale dei diritti’ e lo facciamo anche grazie al sostegno delle partecipate comunali, come Atm”.

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