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Festival di Sanremo 2021

Da Malika a Fedez, gli artisti lombardi a Sanremo visti da Pacifico: “Portano emozioni e fragilità”

“Gli artisti hanno un carico emotivo con cui tutti abbiamo a che fare. Cantare davanti a delle poltrone rosse è una cosa strana da affrontare. Se Ornella Vanoni avesse partecipato con la canzone che presenta sabato, avrebbe vinto”. Così a Fanpage.it Pacifico, autore dei brani di Malika Ayane e degli Extraliscio, in gara a Sanremo 2021, e della canzone dell’artista milanese classe 1934, super ospite della finale di sabato 6 marzo.
A cura di Filippo M. Capra
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Da sinistra: Fedez, Pacifico, Malika Ayane (LaPresse)
Da sinistra: Fedez, Pacifico, Malika Ayane (LaPresse)
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La partenza a rilento di Sanremo 2021, la cui prima serata ha toccato uno share medio del 46 per cento con una media di otto milioni di spettatori (due milioni sotto la precedente edizione), dovrà trovare un rilancio nella seconda serata in programma questa sera. A salire sul palco del teatro Ariston della città dei fiori, tra gli altri, ci saranno anche Bugo e Malika Ayane, artisti lombardi alla ricerca di uno spazio che pare essere ampiamente alla portata, considerata l'offerta media degli artisti della prima serata (fatta eccezione – ad avviso di chi scrive – per Arisa, Coma Cose, Maneskin e Fasma). Fanpage.it ha raggiunto Pacifico, autore milanese dei brani di Malika e degli Extraliscio (anch'essi in gara stasera), nonché della canzone che porterà in scena Ornella Vanoni nella serata conclusiva di sabato 6 marzo.

Che partenza è stata?

Quest'anno è già un'opera portarlo in scena ed è tanto che si sia riusciti a farlo. Sulla musica ho visto quello che mi aspettavo. Gli artisti da cui mi aspettavo delle canzoni belle sono state rispettate, come i Coma Cose e Madame o Dimartino e Colapesce. C'è un carico emotivo che abbiamo e con cui bisogna fare i conti. Un teatro tutto rosso è strano da affrontare, e questa cosa, vedendo ieri sera gli artisti, mi inteneriva. Hanno mostrato una fragilità che solitamente non si vede.

La canzone di Fedez e della Michielin ha diviso, molti sostengono che sia "confezionata ad hoc" senza una qualità che i due artisti possono offrire. Lei che ne pensa?

Sanremo è utile a tutti, serve un po' di indulgenza. Vedere Fedez così emozionato mi ha colpito perché è un artista sempre così capace di stare in scena, che io ad esempio vorrei avere a fianco a me perché ha una lucidità pazzesca, e vederlo ritrovarsi ad essere emozionato è un bel segnale. Ha portato il suo lato più fragile, nonostante appaia come una persona che ha sempre la risposta pronta e pare non temere nulla. Per quanto riguarda la qualità della canzone credo che sia lui che la Michielin abbiano dimostrato di saper scrivere e fare quello che fanno. Ma a Sanremo è un classico che la critica faccia valutazioni.

Stasera Malika: che brano "portate"?

È un brano che risale al primo lockdown e dà una sensazione positiva e gioiosa proprio perché Malika ha iniziato a scriverlo sul finire di quel periodo. È un testo pieno di aria. Malika ha questa luce quando canta che spalanca le finestre. Ora, dopo anni di carriera, Malika è ormai una cantautrice e io le do una mano. In alcuni passaggi del brano avevo avvertito punti deboli e li abbiamo corretti mentre su altre cose aveva ragione lei e non li abbiamo cambiati. Su tutto il suo nuovo disco abbiamo fatto un bel lavoro.

E gli Extraliscio?

È un'altra cosa travolgente successa durante il primo lockdown. Con Mirco Mariani abbiamo fatto un tour, lui ha esperienze incredibili. È un collezionista a livello mondiale di tastiere ed essendo romagnolo si impegna nella rivitalizzazione del liscio. Abbiamo lavorato partendo da un'intuizione di Mirco, che prendeva spunto da luci bianche e nere, quasi lampeggianti. Il pezzo parla di come non si possa fare a meno di qualcosa che ti danneggia, nonostante si sia consci degli effetti che potrebbe provocare. Sono molto orgoglioso, stasera li seguirò da qui (Parigi, ndr) ma ugualmente mi sento come uno dei diversi membri del gruppo.

Quante possibilità ci sono che vinca uno di questi artisti?

Non lo so, Malika ha uno storico ed è amata, gli Extraliscio sono la mina vagante: hanno una performance molto forte. Sono una grande sorpresa, sono musicisti straordinari. E poi, parlando per esperienza, i pronostici sono inutili.

È il festival della canzone italiana: le piacerebbe un'edizione in cui ogni artista rappresentasse la propria regione portando canzoni in dialetto?

Ho notato che in particolare gli artisti napoletani portano spesso il dialetto nelle loro canzoni, identificandola come una lingua e parte della cultura personale. Per quanto riguarda altri cantanti, specialmente di quelli in gara ieri sera, ho notato certamente gli accenti ma ad esempio – nonostante i salti generazionali – mentre ascoltavo i Coma Cose mi hanno ricordato me alla loro età. Ho trovato dunque una sorta di rappresentanza regionale negli accenti e nelle attitudini. Forse più che un'edizione di Sanremo, sarebbe bello dare vita ad un festival totalmente incentrato su questa offerta qua.

La canzone di Ornella Vanoni avrebbe potuto vincere l'edizione?

Io dico sì. È un pezzo per larghi tratti autobiografico e l'emozione che è arrivata dopo averlo prodotto mi ha reso felice. Tutto il disco di Ornella è un grande lavoro che rispecchia la grande artista che è. Alla fine non è in gara, ma sono felice che sabato sera la sua performance possa essere un tributo alla sua storia e a quello che rappresenta per l'Italia.

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