Da lunedì 7 giugno vaccini anti Covid anche in azienda, il commissario Figliuolo dà il via libera
In Lombardia partono le vaccinazioni anche nelle aziende. Lo ha annunciato oggi venerdì 4 giugno la vicepresidente di Regione Lombardia Letizia Moratti che da giorni attendeva il via libera da Roma. "In coerenza con le indicazioni fornite dal Commissario Figliuolo che ha dato il via libera all’avvio di questa attività, lunedì 7 giugno sarà l’hub allestito a Milano da Unipol ad ospitare per primo in Lombardia la vaccinazione in azienda", ha scritto la vicepresidente sulla sua pagina Facebook. La prima azienda ad organizzarsi con la somministrazioni delle dosi anti Covid per i suoi lavoratori è Unipol. Subito, sempre in settimana, si attiveranno anche altre tre aziende lombarde, quali Pirelli, Mediaset e Amazon.
"Regione Lombardia è stata la prima in Italia ad indicare questa possibilità nei mesi scorsi, invitando il governo a renderla possibile", precisa la Moratti. Che poi aggiunge: "Il forte impulso assunto dalla campagna vaccinale lombarda nel frattempo ha fatto sì che numerosi lavoratori siano oggi già vaccinati o in procinto di farlo. In ogni caso, la direzione generale Welfare di Regione Lombardia ha chiesto alle Ats di fare una ricognizione con le associazioni di categoria per avere un quadro aggiornato delle richieste e dell’interesse ancora sussistente da parte delle aziende".
Già lo scorso 24 maggio infatti la giunta lombarda aveva dato l'ok alla somministrazione dei vaccini direttamente nelle aziende approvando il protocollo d'intesa tra Regione e le associazioni di categoria. Allora erano emersi tutti i dettagli: "Le dosi verranno somministrate da un medico competente o struttura sanitaria privata in convenzione con l'associazione categoria o impresa", aveva precisato sempre la vicepresidente. Inoltre, potranno essere vaccinati sul luogo di lavoro sia i titolari che i lavoratori dell'azienda: la dose potrà essere somministrata a prescindere dal luogo di residenza o domicilio e sia che lavorino in azienda o che lavorino in altre aziende legate in qualche modo a quella che si è messa a disposizione per il vaccino. "L’azienda che intende attivare la campagna di vaccinazione – ha precisato anche l’assessore allo Sviluppo economico Guidesi – deve disporre di una struttura organizzativa e logistica adeguata alla somministrazione e alla conservazione del vaccino. Le imprese che non dispongono di una struttura organizzativa e logistica adeguate possono avvalersi di altre, presso i siti interaziendali utilizzabili della propria associazione di categoria, qualora questa lo preveda, o anche di strutture sanitarie private".