Da domani in Lombardia si potrà mangiare al chiuso nei ristoranti e bere il caffè al banco

Pranzare o cenare anche al chiuso, all'interno dei ristoranti. Oppure bere un caffè al banco al bar, un "rito" che con il Covid era diventato ormai un ricordo. Da domani, martedì 1 giugno, anche in Lombardia come nelle altre regioni in zona gialla si potrà tornare a fare entrambe le cose, un altro pezzettino di quella normalità che il virus ha stravolto ma che si spera si possa presto riconquistare, seppur con la giusta consapevolezza di tutto ciò che abbiamo vissuto e di tutto ciò che è cambiato.
Le regole per bar e ristoranti
Sulla base di quanto previsto dall'ultimo decreto legge del governo Draghi da domani i clienti potranno tornare a mangiare all'interno di bar e ristoranti, rispettando tutti i protocolli di sicurezza previsti. Nei bar tornerà il rito del caffè consumato direttamente al banco, purché ad almeno un metro di distanza dagli altri clienti. Nei ristoranti bisognerà invece mantenere la mascherina quando non si è al tavolo e i tavoli dovranno essere a una distanza di almeno un metro da quelli degli altri clienti: resta il limite di massimo quattro commensali, a meno che non si tratti di conviventi.
Dal 14 giugno si spera nella zona bianca
In Lombardia la novità in vigore a partire da domani riguarderà circa 22mila imprese del settore della ristorazione, che finora non avevano potuto riaprire col servizio al tavolo perché senza spazi all'aperto. "Una boccata d'ossigeno per bar e ristoranti che non avendo spazi all'esterno, erano in forte difficoltà", commenta Confcommercio Lombardia. Resta però un altro limite, quello del coprifuoco: per tutta questa settimana resta in vigore tre le 23 e le 5 del mattino, poi dal 7 giugno sarà spostato alla mezzanotte. E la speranza di tutti è che la situazione epidemiologica migliori ulteriormente e la Lombardia, che ha già dati da zona bianca, possa accedere alla nuova fascia a partire dal 14 giugno: significherà niente più coprifuoco e la ripresa di quasi tutte le attività tranne le discoteche, ma soprattutto che si sta riuscendo ad arginare sempre più un virus che ha causato finora 33.598 vittime ufficiali nella sola Lombardia.