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Trasporti, 272 lavoratori Atm senza green pass a Milano: corse ridotte del 4 per cento

Uno dei settori sotto la lente per le possibili proteste legate all’entrata in vigore dell’obbligo di green pass per i lavoratori, è quello dei trasporti. Le aziende del tpl milanese e lombardo hanno comunicato ai loro dipendenti quali saranno le modalità di controllo del certificato verde e hanno richiesto la comunicazione entro 48 ore dell’eventuale assenza. Atm ha previsto una possibile riduzione del 4 per cento del servizio in superficie e una tenuta sostanziale in metropolitana. Trenord ha attivato un accordo per i tamponi a prezzi convenzionati.
A cura di Simona Buscaglia
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Da domani, venerdì 15 ottobre, entrerà in vigore l'obbligo del green pass sui luoghi di lavoro. Il lavoratore, pubblico o privato, privo del certificato verde sarà considerato "assente ingiustificato, senza diritto allo stipendio, fino alla presentazione del green pass". Il datore di lavoro dovrà poi effettuare una segnalazione alla Prefettura per l’applicazione della sanzione amministrativa che va da 600 a 1.500 euro. Massima attenzione in alcuni settori, in particolare quello portuale, con proteste partite da Trieste che si teme possano estendersi a macchia d'olio in altre città, prima su tutte a Genova, e quello dei trasporti. A Milano ieri c'è stato un presidio antifascista dei sindacati dopo che un cartello raffigurante una svastica col simbolo della Cgil all’interno è stato appeso da ignoti sulla porta della rappresentanza sindacale nel deposito Atm di San Donato Milanese, alle porte di Milano. La Filt-Cgil ha denunciato l’accaduto ai carabinieri: "Atto vile che offende non solo la Cgil ma tutto il mondo del Lavoro che ha lottato contro Nazismo e Fascismo". Da Atm solidarietà al sindacato e una nota di condanna per l’episodio. Ma come si stanno preparando le aziende di trasporto locali a quello che per molti si sta già figurando come un "venerdì nero"?

Atm: per domani previsto il massimo del personale per coprire eventuali defezioni

Da Atm, l'azienda del trasporto pubblico milanese, riferiscono a Fanpage.it che è stata inoltrata ai dipendenti una circolare interna che chiedeva di comunicare le eventuali assenze di venerdì 48 ore prima della presa di servizio. Secondo le ultime informazioni comunicate da Atm, l'azienda ha ricevuto al momento 272 chiamate di dipendenti (su 9mila in totale tra personale itinerante e negli uffici) che hanno dichiarato di non possedere il green pass e che non saranno quindi presenti domani a lavoro. Viene segnalato anche un incremento del 15 per cento del tasso di malattia rispetto al solito. Atm ha previsto una possibile riduzione del servizio di superficie del 4 per cento e una sostanziale tenuta invece del servizio in metropolitana. Il green pass verrà comunque controllato a tutti gli ingressi degli stabili aziendali, quindi in tutti gli uffici e nei depositi: tutto il personale stanziale verrà controllato quotidianamente mentre il personale che prende servizio all'esterno, come macchinisti, tranvieri, controllori dell'esercizio, il cosiddetto personale itinerante, verrà controllato a campione come previsto dal decreto. I dipendenti del personale viaggiante Atm sono circa seimila. Atm ha precisato che i dipendenti potranno chiamare il call center per comunicare la loro assenza, e l'azienda ha previsto l'utilizzo massimo del personale per sopperire le defezioni. L'azienda ha attivato un accordo con l'ospedale San Raffele per dei tamponi a prezzo convenzionati a 15 euro. Ieri al presidio a San Donato il numero uno di Atm, Arrigo Giana, a chi gli ha chiesto come sia in questi giorni il clima a poco tempo dall'entrata in vigore dell'obbligo del green pass ha replicato: "Noi stiamo lavorando come facciamo sempre per garantire il servizio cercando di rispettare le norme".

Alcune testimonianze dei dipendenti ieri al presidio Atm di San Donato: "Clima molto agitato"

Ieri però al presidio a San Donato Fanpage.it ha raccolto alcune testimonianze di dipendenti che hanno parlato di un clima teso. Giacomo Dell’Atti, dell’Rsu Atm San Donato ha dichiarato: "Il clima è molto agitato tra di noi tra chi ha il green pass, chi no e chi si farà il tampone e chi decide di non venire. Dobbiamo sperare che il servizio continui perché il trasporto deve andare avanti. Mi dispiace che ci sia questo clima tra di noi perché è una guerra tra poveri". Un dipendente ha aggiunto: "Anche nelle chat sulle varie linee i toni sono molto esasperati: molti colleghi con cui parlo non solo non vogliono vaccinarsi ma non vogliono fare nemmeno il tampone neanche se fossero gratis. C'è violenza verbale nei confronti dei colleghi, ormai si è creato un muro tra chi è no vax e chi si è vaccinato, non si riesce proprio a dialogare".

Trenord: attivate convenzioni per i tamponi rapidi

Sono 55 i lavoratori di Trenord – di cui 37 tra macchinisti e capitreno – che hanno comunicato all'azienda di non possedere il green pass e che quindi domani 15 ottobre non si presenteranno in servizio. L'azienda comunica inoltre che non si registrano a ora incrementi di assenze per malattia. Se non si verificheranno cambiamenti nelle prossime ore, "il servizio ferroviario non subirà ripercussioni" fanno sapere in una nota. Anche Trenord ha inviato ai propri dipendenti una circolare interna dove ha chiesto di comunicare entro 48 ore il possesso o meno del green pass e le modalità di controllo della certificazione verde. L’azienda ha precisato anche le convenzioni attivate per effettuare i tamponi rapidi antigienici all’Irccs Istituto Auxologico e con all’ospedale San Raffaele al prezzo di 22 euro.

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