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Da “baby killer” negli anni ’70 a narcotrafficante: chi era Paolo Salvaggio, ucciso a Buccinasco

Negli anni ’70 all’età di 17 anni uccide un buttafuori, ma è negli anni ’90 che inizia a fare da intermediario nei traffici di droga per le cosche della ‘ndrangheta e della Sacra Corona Unita: Paolo Salvaggio è stato ucciso ieri, lunedì 11 ottobre, in un agguato a Buccinasco, comune in provincia di Milano. La sua è stata una vera e propria esecuzione.
A cura di Ilaria Quattrone
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"Il mini killer" e poi "Dum Dum": sono questi i soprannomi che negli anni sono stati affibbiati a Paolo Salvaggio, il 60enne che ieri, lunedì 11 ottobre, è stato ucciso in un agguato a Buccinasco, comune in provincia di Milano. La "carriera criminale" di Salvaggio inizia negli anni '70: come riporta il quotidiano "Il Corriere della Sera", già a 15 anni viene arrestato per una rapina. Qualche mese più tardi viene accusato di furto e poi anche di aver causato alcune risse.

L'uccisione del buttafuori Nereo De Pol

All'età di 17 anni l'uomo compie il suo primo omicidio: come racconta Corsera, nel capodanno del 1978, il ragazzo si trova in un locale a Bereguardo, comune in provincia di Pavia. Dopo una bevuta è fermamente deciso a non voler pagare il conto: inizia a litigare con un buttafuori, estrae la pistola e lo uccide. La vittima era Nereo De Pol, un uomo di 47 anni. "Il mini-killer" si dà alla fuga: quindici giorni più tardi viene trovato dai carabinieri e portato al carcere minorile Beccaria dove, un mese dopo, fugge insieme ad altri due ragazzi. Per non farsi riconoscere il giovane, continua CorSera in una ricostruzione dettagliata, si tinge i capelli di rosso. Nonostante questo stratagemma, viene preso poco dopo.

I legami con la ‘ndrangheta e la Sacra Corona Unita

Nel novembre 2009, Paolo Salvaggio è coinvolto nell'operazione Parco Sud della Dia. Dall'inchiesta emerge come la presenza della ‘ndrangheta in Lombardia sia forte: Salvaggio è indagato insieme ad alcuni membri della cosca Papalia. Dalle indagini risulta un interesse delle cosche per gli appalti nel settore dell'edilizia. Il compito di "Dum Dum"però era quello di fare da tramite nei traffici di droga con i montenegrini. Salvaggio poi si è legato anche al boss di Gratosoglio, Michele Grifa. Oltre ai legami con la ‘ndrangheta e i montenegrini, il 60enne era legato con alcuni esponenti della Sacra corona unita e in particolare con Vito Magrini, a sua volta vicino a Savinuccio Parisi.

Il sindaco di Buccinasco: Chi ha deciso di ucciderlo voleva lanciare un segnale

L'uccisione di Salvaggio, in pieno giorno e centro, fa temere che sia vicina una nuova guerra tra famiglie. Il 60enne è stato freddato alle 10 di ieri mattina: due persone erano in sella a uno scooter quando hanno sparato i primi colpi e l'ultimo lo hanno esploso quando Salvaggio era ormai a terra: "Chi ha deciso di uccidere Paolo Salvaggio voleva lanciare un chiaro segnale", ha detto Rino Pruiti, sindaco di Buccinasco, a Fanpage.it.

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