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Cyberbullismo, 13enne inserita e insultata in più gruppi su Whatsapp: ammonito un 15enne

Una ragazzina di 13 anni è stata vittima di cyberbullismo: veniva continuamente inserita in una chat di Whatsapp il cui unico obiettivo era riempirla di commenti osceni e razzisti. E se provava ad abbandonare la chat veniva nuovamente aggiunta. È quanto ha dovuto subire per giorni una ragazzina di 13 anni bersaglio di commenti denigratori, osceni e razzisti. Dietro a queste chat ci sarebbe un bullo di 15 anni e un suo complice di 13 anni: entrambi ora segnalati alle autorità competenti.
A cura di Giorgia Venturini
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Veniva inserita in una chat di gruppo Whatsapp il cui unico obiettivo era riempirla di commenti osceni e razzisti. E se provava ad abbandonare la chat veniva nuovamente aggiunta. È quanto ha dovuto subire per giorni una ragazzina di 13 anni bersaglio di commenti denigratori, osceni e razzisti. Dietro a queste chat ci sarebbe un bullo di 15 anni: a risalire a lui sono stati i poliziotti della Divisione anticrimine che subito dopo aver identificato il ragazzo hanno fatto scattare l'ammonimento da parte del questore. Così nel giro di poco per lui è stato attivato il protocollo Zeus e attivato un percorso con gli specialisti del Centro Italiano per la Promozione della Mediazione. Complice del 15enne sarebbe un 13enne che però non ha ricevuto l'ammonimento perché di età inferiore a 14 anni. Nonostante la giovane età è stato comunque segnalato all'autorità competente.

Violenze e bullismo verso un'altra minorenne

Dallo scorso mese la polizia di Stato indaga anche su un grave episodio di violenza e bullismo avvenuto Brescia: anche in questo caso la vittima è una ragazzina minorenne, che agli agenti ha raccontato di essere stata circondata e aggredita da una baby gang. La ragazzina, poco più che 14enne, sarebbe stata accerchiata da un branco di minorenni, ragazzi e ragazze, che non conosceva vicino alla fermata della metropolitana Mompiano nell'omonimo quartiere bresciano. Gli aggressori l'hanno insultata e picchiata, facendola finire per terra. Poi le hanno rubato il cellulare. A quanto pare alcuni ragazzini avrebbero provato a intervenire in difesa della giovanissima, ma sarebbero stati a loro volta aggrediti. Il padre della ragazzina vittima dell'aggressione ritiene che si sia trattato, più che di un tentativo di rapina, di un atto di bullismo nei confronti della figlia: un episodio che nel quartiere non sarebbe isolato.

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