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Cusano Milanino, quattro operai salgono in cima a una gru per protesta: “Lavoriamo senza stipendio”

Quattro operai dalle 7 di questa mattina sono in cima a una gru del cantiere dove stanno lavorando per costruire un palazzo in piazza XXV aprile a Cusano Milanino. La decisione di protestare a 50 metri di altezza è perché “non riceviamo lo stipendio dallo scorso aprile”. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e un’ambulanza.
A cura di Giorgia Venturini
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Il cantiere a Cusano Milanino dove si sta svolgendo la protesta
Il cantiere a Cusano Milanino dove si sta svolgendo la protesta

Operai in protesta oggi a Cusano Milanino. Stando alle primissime informazioni quattro uomini, tutti cittadini egiziani tra i 30 e i 40 anni,  sono saliti in cima a una gru del cantiere dove stanno lavorando per costruire un palazzo in piazza XXV aprile. Dalle 7 di questa mattina hanno dato vita a una protesta a 50 metri di altezza: "Da aprile non riceviamo lo stipendio".

Sul posto i carabinieri e un'ambulanza

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Sesto San Giovanni e una ambulanza: i militari stanno cercando di convincere gli operai a scendere. Intanto si cerca di capire la situazione lavorativa dei quattro operai. Dalle prime informazioni sembrerebbe che la ditta Pavan Costruzioni non pagherebbe l'azienda subappaltatrice per cui lavorano gli operai. Resta però ancora tutto da capire: da chiarire anche se ci sono altre cause che hanno spinto i quattro uomini a decidere per un gesto simile.

Anche nei mesi scorsi episodi simili

Un episodio simile era successo lo scorso ottobre a Milano: anche allora alcuni operai, stanchi di non ricevere lo stipendio, avevano optato per un gesto estremo come questo con la speranza di poter cambiare le cose. I quattro lavoratori erano saliti sul tetto di un edificio in via Galileo Ferraris 1, alla periferia Nord di Milano, tra le zone di Cenisio e Monumentale. L'obiettivo della loro azione era quello di smuovere l'azienda subappaltatrice dei lavori a pagare gli stipendi arretrati. Altri casi simili erano accaduti sia in tempi pre pandemici sia durante l'emergenza sanitaria quando il virus ha messo a dura prova la situazione economica di molte aziende.

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