Cucina dei funghi velenosi raccolti vicino casa: muore dopo 4 giorni
Nella mattinata di martedì 22 ottobre, a Cassano Magnago in provincia di Varese, dopo 4 giorni di ricovero in terapia intensiva, è venuto a mancare il 91enne che venerdì sera aveva mangiato dei funghi velenosi raccolti vicino casa. La moglie è ancora ricoverata in terapia intensiva e le sue condizioni sembrano stabili, probabilmente perché l'88enne aveva mangiato un quantitativo minore di miceti rispetto alla vittima.
La ricostruzione della vicenda
Era stato lo stesso 91enne a raccogliere i funghi nel viale poco lontano dalla loro abitazione con l'intenzione di farli cucinare alla moglie. La vittima, molto probabilmente, era sicuro che si trattasse di una specie commestibile. Tuttavia, dopo aver consumato la cena, la coppia di anziani si è sentita male tanto da dover richiedere, con l'aiuto di un parente, l'intervento del personale sanitario.
Giunti sul posto, i soccorsi hanno attivato anche i micologi dell'Agenzia di tutela della salute (Ats) Insubria di Varese, proprio perché fin da subito avevano avuto il sospetto che si trattasse di un avvelenamento causato dai funghi. Gli anziani erano stati repentinamente trasferiti all'ospedale di Busto Arsizio dove erano stati ricoverati in terapia intensiva.
A distanza di 4 giorni, le condizioni del 91enne sono peggiorate tanto da causarne il decesso.
La raccomandazione delle autorità sanitarie
A causare il decesso potrebbe essere stata la specie di fungo conosciuta come Amanita Phalloides, confondibile con la specie innocua dei prataioli. Vista la crescita abbondante della specie velenosa nel periodo estivo e autunnale le autorità invogliano i consumatori a effettuare i controlli sulla commestibilità dei funghi freschi che può essere effettuata agli sportelli di Ats Insubria fino al 30 novembre.