Cristiano Davide Mossali nega di aver ucciso e bruciato l’uomo trovato carbonizzato a Cologne
Continua a ribadirlo: lui con la morte di Nexhat Rama, il 40enne trovato carbonizzato nella campagne di Cologne (Brescia), sostiene di non c'entrare nulla. Cristiano Davide Mossali, difeso dall'avvocato Stefano Forzani, nella giornata di oggi, lunedì 5 settembre, è stato sottoposto all'interrogatorio di convalida del fermo da parte del giudice per le indagini preliminari.
Il 53enne ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere
Il meccanico 53enne dopo aver respinto l'accusa di omicidio premeditato, distruzione di cadavere e detenzione illegali di armi ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. Il gip si è riservato la decisione: una riserva che, in base a quanto appreso da Fanpage.it, dovrebbe essere sciolta in giornata. Mossali, che si trova in carcere da giovedì, è molto provato da questa vicenda.
Di cosa è accusato il meccanico Mossali
La Procura, che coordina i carabinieri, lo accusa di aver ucciso il 40enne per un possibile prestito. Il meccanico infatti, stando alle indagini, avrebbe dovuto fare i conti con una crisi economica che avrebbe minato i suoi affari. Da lì, la decisione di rivolgersi a Rama per un prestito di trentamila euro. Debito che, secondo gli inquirenti, non sarebbe più riuscito a saldare.
Per questo motivo, avrebbe progettato l'omicidio che potrebbe essere avvenuto nella stessa officina di cui Mossali è proprietario. Lo avrebbe quindi ucciso con alcuni colpi di pistola e poi caricato sulla macchina del fratello del 40enne, con cui Rama sarebbe arrivato all'appuntamento. Avrebbe poi lasciato l'auto nelle campagne di Cologne e le avrebbe poi dato fuoco.