video suggerito
video suggerito

Cristian Mauri e Paolo Bellazzi, gli escursionisti morti sulla Grignetta: ingannati dalla scarsa visibilità

Cristian Mauri e Paolo Bellazzi, gli escursionisti morti sulla Grignetta, sarebbero stati ingannati dalla scarsa visibilità: pensavano di aver messo i piedi su una roccia, ma in realtà sotto c’era il vuoto.
A cura di Ilaria Quattrone
101 CONDIVISIONI
Le ricerche
Le ricerche

Sarebbero stati traditi dalla scarsa visibilità. È questa che potrebbe aver causato l'incidente in cui sono morti i due escursionisti Cristian Mauri e Paolo Bellazzi, precipitati durante una gita sulla Grignetta. I loro corpi sono stati trovati nella giornata di ieri, lunedì 10 febbraio. Mauri, 48 anni, era originario di Vimercate (Monza e Brianza) mentre Bellazzi, 48enne anche lui, era originario di Cambiago (Milano).

Sabato avevano deciso di ritrovarsi sulla Grignetta. Durante la discesa a valle – decisa per le condizioni meteo avverse – sono precipitati. Al momento dell'incidente, la visibilità era scarsa. Quel tratto infatti, quando ci sono nuvole basse e neve, può diventare una trappola e causare incidenti fatali come quello in cui sono morti i due 48enni.

Immagine

È possibile che i due escursionisti abbiano calcato una cresta di neve accumulata dal vento, sulla quale pensavano – come riportato da Il Giorno – che sotto ci fosse la roccia. In realtà c'era il vuoto. I due sarebbero precipitati per centinaia di metri. I cadaveri sono stati trovati nel canale Caimi dai tecnici del soccorso alpino.

Sono stati individuati grazie a un segnale di uno dei loro cellulari raccolto dal dispositivo Recco, che serve proprio per la ricerca delle persone sepolte dalle valanghe e che funziona attraverso alcune piastrine che i due avevano nelle tute. Ad avvertire i soccorritori del fatto che i due le avessero, sono stati alcuni amici.

I soccorritori hanno notato la giacca azzurra di uno dei due affiorare dalla neve. L'altro corpo per il momento non è visibile, ma è probabile che sia lì vicino. I due, a causa delle condizioni meteo e del rischio valanghe, non possono ancora essere riportati a casa.

101 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views