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Crippa (Lega) contro Pier Silvio Berlusconi: “Se intitolassero un aeroporto a mio padre sarei meno lamentoso”

“Io da figlio sarei più orgoglioso che lamentoso o insoddisfatto. Poi ognuno ha le sue sensibilità. Se fossi Pier Silvio Berlusconi sarei contento se intitolassero un aeroporto a mio padre. Evidentemente non l’ha presa bene”: ha detto Andrea Crippa, vicesegretario della Lega relativamente al disappunto manifestato da Pier Silvio Berlusconi sui tempi e i modi in cui è stata richiesta l’intitolazione dell’aeroporto di Malpensa al padre Silvio Berlusconi.
A cura di Ilaria Quattrone
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Nella giornata di martedì 16 luglio, durante la presentazione dei palinsesti Mediaset per la prossima stagione, Pier Silvio Berlusconi ha risposto a una domanda sull'aeroporto di Milano Malpensa che sarà intitolato al padre, Silvio Berlusconi: "Tutto ciò che viene intitolato in onore di mio padre fa piacere. Le polemiche però mi hanno infastidito. Noi figli non siamo stati coinvolti e siamo stati informati praticamente a cose fatte. Le modalità non mi sono piaciute nei tempi e nei modi, è evidente che si sarebbero accesi attacchi e discussioni".

E proprio relativamente al disappunto di Pier Silvio Berlusconi, è intervenuto il vicesegretario della Lega Andrea Crippa: "Il fatto di aver intitolato l'aeroporto di Malpensa a un imprenditore che ha fatto tanto per questo Paese in tanti settori, dal calcio all'edilizia, dalla televisione alla politica, è cosa buona, giusta e doverosa. Io da figlio sarei più orgoglioso che lamentoso o insoddisfatto. Poi ognuno ha le sue sensibilità. Se fossi Pier Silvio Berlusconi sarei contento se intitolassero un aeroporto a mio padre. Evidentemente non l'ha presa bene", ha detto all'agenzia Adnkronos.

Il 6 luglio scorso è infatti arrivato il primo via libera: il consiglio d'amministrazione dell'Ente nazionale per l'aviazione civile ha infatti approvato la richiesta avanzata da Regione Lombardia circa un anno fa. Già dopo la notizia, sono esplose le polemiche. Ad alimentarla è stato poi il botta e risposta tra Pier Silvio Berlusconi e il sindaco di Milano, Giuseppe Sala: "Sala scrive a mia sorella sui social, a lui dico ‘dì se sei favorevole o no'. Non rompere. Puoi anche dire che sei contro per mille motivi ma non fare polemica sulla polemica, pensasse a Milano. Chi si rivolge a mia sorella mi fa veramente ridere".

L'amministratore delegato di Mfe-Mediaset ha poi consigliato al primo cittadino di pensare ad altro: "Io vivo in Liguria ma tutte le volte che ci vado dico che Milano è un disastro, traffico, delinquenza, buche". Ferma la risposta del sindaco: "Mi pare di aver posto la questione Malpensa con garbo e educazione. Se poi mi tocca interloquire con chi si rivolge a me dicendomi di ‘non rompere', io non muto comunque il mio comportamento. Nel merito, io userei la dedica per fare politica? Vorrei sommessamente ricordare che c’è in Italia un partito politico che porta il nome di Berlusconi. L’intitolazione non è quindi un atto politico?"

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