Cremona, multa da 400 euro per l’estetista “ribelle”: “Non finisce qui. Mi appello alle istituzioni”
È già arrivata la multa dalla polizia locale all'estetista proprietaria del Tropical Center di Cremona che venerdì 6 novembre ha deciso di ribellarsi al Dpcm e tenere aperto il suo negozio accogliendo le clienti che si sono presentate al loro appuntamento fissato prima del decreto del premier Giuseppe Conte. Sulla multa si legge: "Titolare si è presentate in abiti da lavoro (con un grembiule con scritto Staff).
La signora ha dichiarato che oggi era qui per lavorare, ha ricevuto una cliente e emesso regolare ricevuta fiscale. Era a conoscenza del divieto ma lo ritiene auto discriminante rispetto a una categoria simile a quella dei parrucchieri. Il locale era pulito e c'erano tutti i dispositivi di sicurezza". La multa, secondo quanto riferito a Fanpage.it dalla proprietaria Sonila Drita, 43 anni, vale 400 euro e la titolare è anche pronta a pagare: "Una multa l'avevo messa in considerazione. La mia idea era di continuare a tenere il locale aperto, ma gli agenti della polizia locale mi hanno detto che rischio i sigilli e questo non posso permettermelo". Ma la battaglia di Sonila non si ferma qui: "Sto cercando di contattare praticamente tutti. Mi sono rivolta alle istituzioni anche di Milano perché non è possibile che i parrucchieri possano andare avanti a lavorare e le estetiste no".
Sonia ha perso il padre per Covid
Solo poche ore prima di prendere la multa Sonila ha dichiarato a Fanpage.it: "Sia chiaro la mia scelta non vuole essere una protesta ma ho dei doveri nei confronti della mia famiglia. Soprattutto ho due bambini da crescere. Se chiudo come faccio?". E poi ha aggiunto: "Non ho nulla contro i parrucchieri ma deve spiegare perché loro possono rimanere aperti e noi centri estetici no. Eppure da sempre parrucchieri ed estetisti vanno a braccetto in Italia". Sonila infine tiene a precisare che non è una protesta di una negazionista. Anzi, "sono ben lontana da chi nega l’esistenza del virus. La mia famiglia ha conosciuto in prima persona la sua l'aggressività. Tanto che ho perso mio padre per colpa del Covid". E poi ha ribadito: "Proprio perché penso alla mia famiglia ora, devo per forza andare avanti e non chiudere".