Cremona, ex paziente Covid regala quattro sedie a rotelle all’ospedale che gli ha salvato la vita
Ha avviato una raccolta fondi che gli ha permesso di donare quattro sedie a rotelle all'ospedale di Cremona, e ha scritto una canzone dal titolo "Angeli" dedicata a medici e infermieri. Sono i regali di Natale anticipati con cui Cristiano Fadini ha voluto ringraziare i suoi angeli personali, chi durante il suo ricovero in ospedale a causa del Covid si è preso cura di lui notte e giorno. Così, insieme alla figlia Pamela, Cristiano ha preso carta e penna e ha iniziato a scrivere note musicali. Nel frattempo ha dato il via a una raccolta fondi: con il denaro ottenuto è riuscito ad acquistare quattro sedie a rotelle destinate agli altri pazienti dell'ospedale.
Ogni giorno durante il ricovero lo incitavano a non mollare
Durante la cerimonia di consegna dei preziosi doni Cristiano ha voluto vicino a lui la stessa dottoressa che ogni giorno lo incitava a non mollare anche quando sembrava che il virus avesse la meglio: "Era la dottoressa Mariateresa Castellini che veniva di persona ad informarmi sulle mie condizioni di salute, che mi chiedeva come stavo e mi incitava a non mollare. Impossibile dimenticarla", ha spiegato lo stesso Fadini. E poi ha aggiunto: "Dalla prima all’ultima persona che ho incontrato dentro l’ospedale, anche da chi fa le pulizie, ho ricevuto un’attenzione e una gentilezza che hanno saputo fare la differenza. Per questo mi è sembrato il minimo manifestare la mia gratitudine". Ecco quindi che è ritornato in ospedale questa volta però per regalare qualcosa lui agli operatori sanitari.
Le sedie a rotelle sono già state destinate ai pazienti
Un gesto che è stato apprezzato da tutto l'ospedale. Portavoce dei sanitari è stato il direttore generale di Asst di Cremona Rosario Canino: "Una storia a lieto fine davvero bella. Una donazione nata in modo insolito, dal profondo valore umano. La relazione dentro la cura è un aspetto importantissimo e questo ne è l’esempio concreto". Ora le quattro sedie a rotelle sono già state messe a disposizione per i reparti di medicina d’urgenza, neurologia, ortopedia e chirurgia.