Crema, sospetto caso di Covid-19 in scuola dell’infanzia: bimbo con la febbre, classe in isolamento
Un bambino con la febbre e scatta l'allarme in una scuola materna di Crema per sospetto Covid-19. È successo la mattina di venerdì scorso quando un piccolo alunno della scuola dell’infanzia comunale Iside Franceschini è risultato febbricitante. Sono stati i genitori del bambino a misurare la temperatura a casa e avvertire la scuola. L'esito del tampone è atteso per martedì pomeriggio, l'intera classe intanto è in isolamento da quattro giorni. Tutto si è svolto secondo il protocollo di Ats Valpadana, che impone all'insorgere di un caso sospetto che i contatti vadano isolati fino alla verifica della positività.
Sospetto caso di Covid-19 in scuola dell'infanzia di Crema
"Era immaginabile che, con bimbi così piccoli, potesse verificarsi presto un caso di febbricola che inducesse i sanitari a far fare un tampone", ha confermato la sindaca di Crema, Stefania Bonaldi. "Secondo il protocollo di Ats, che applica una DGR del 7.5.2020 (la 3114), all'insorgere del caso sospetto tutti i contatti stretti, dunque anche compagni e maestre, vanno "isolati" e questa è la procedura che la scuola ha attivato da venerdì pomeriggio, in attesa dell'esito del tampone".
Sindaca: Isolamento solo con tampone positivo più compatibile con dinamiche scuola
La prima cittadina ha espresso i suoi dubbi sulla sostenibilità di questo protocollo. "Le indicazioni ministeriali (Sanità, Istruzione e IIS) per la gestione del Covid nelle scuole non disciplinano la fase pre tampone, ma stabiliscono l'isolamento della classe solo all'esito positivo dello stesso. Il che è forse più compatibile con le dinamiche scolastiche, perché in una classe, specie di piccolini, vi sarà sempre un bimbo con qualche sintomo simil Covid. Ho personalmente portato questa, a mio avviso, incongruenza alla attenziome del Dg di Ats Salvatore Mannino e dell'Assessore Giulio Gallera, entrambi hanno colto lo spirito positivo e concreto della osservazione e l'assessore ha espresso indicazione perché i tecnici regionali "coordinino" la norma regionale con le disposizioni ministeriali. Fino a nuove regole ufficiali ci atteniamo al protocollo Ats in vigore, auspicando in ogni caso che per i tamponi delle scuole vi siano almeno canali preferenziali, perché altrimenti sarà presto la paralisi".