Crema, sopralluogo del legale della famiglia Beccalli nella casa in cui Sabrina sarebbe morta
In attesa degli esiti dell'esame del Dna, che stabilirà una volta per tutte se i resti carbonizzati ritrovati nell'auto di Sabrina Beccalli appartengano effettivamente alla donna di 39 anni scomparsa lo scorso Ferragosto da Crema, proseguono le indagini dei carabinieri per acquisire ulteriori elementi che provino la colpevolezza di Alessandro Pasini, accusato di omicidio volontario e distruzione di cadavere.
Sopralluogo nella casa in cui Pasini avrebbe ucciso Sabrina
Domani, giovedì 1 ottobre, i Ris torneranno nell'abitazione della ex compagna dell'indagato, luogo in cui si sarebbe consumato il delitto. Lo faranno insieme al legale della famiglia di Sabrina, Antonino Andronico, per concedere al legale e ai suoi consulenti di fare un sopralluogo dei locali dell'abitazione. Qui, i militari avevano trovato tracce di sangue umano, poi scoperti essere sia un maschio che di una femmina, ma nessuna traccia di droga. Questa mancanza smonterebbe la versione di Pasini, che ha sempre ribadito come la donna sia morta a seguito di una overdose dopo una notte a consumare stupefacenti. Tale versione, comunque, è sempre stata fortemente contestata non solo dagli inquirenti, che credono che l'indagato abbia ucciso Sabrina a seguito di un rifiuto ad una avance sessuale, ma anche il legale della famiglia Beccalli, che anche a Fanpage.it aveva dichiarato impossibile la perdita di sangue dall'organismo per via di una dose maggiorata di droga assunta. Nel frattempo i carabinieri continuano a raccogliere elementi, in attesa di capire se proseguire nelle ricerche sul campo per ritrovare il cadavere di Sabrina o concentrarsi solamente sul ruolo di Pasini.