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Cpr di via Corelli, il Comune di Milano sarà parte civile al processo contro gli ex amministratori

Il prossimo 18 dicembre il Comune di Milano presenterà la richiesta di costituzione di parte civile nel processo a carico degli ex gestori del Cpr di via Corelli. “Ci sono state gravi violazioni dei diritti umani”, ha commentato il consigliere dei Verdi Carlo Monguzzi, “è giusto che il Comune si schieri a difesa dei diritti dei migranti”.
A cura di Enrico Spaccini
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Il Comune di Milano si costituirà parte civile nel procedimento penale nei confronti dei vecchi gestori del Centro di permanenza per i rimpatri (Cpr) di via Corelli. A comunicarlo è il consigliere dei Verdi Carlo Monguzzi, che specifica come il Consiglio abbia approvato l'ordine del giorno in cui viene chiesta "ogni possibile iniziativa di sostegno politico e istituzionale alle parti offese". L'udienza preliminare è stata aggiornata al prossimo 18 dicembre, quando il gup Mattia Fiorentini dovrà decidere in merito alla richiesta di patteggiamento avanzata da Alessandro Forlenza, amministratore della Martinina srl.

L'udienza preliminare aggiornata al 18 dicembre

L'inchiesta del nucleo di polizia Economica finanziaria della guardia di finanza, coordinata dai pm Palo Storari e Giovanna Cavalleri, aveva evidenziato le condizioni "disumane" in cui venivano detenute nel Cpr di via Corelli le persone in attesa del rimpatrio durante la gestione della società Martinina srl. I gestori Forlenza e Caruso sono stati rinviati a giudizio con l'accusa di frode in pubbliche forniture e turbativa d'asta.

Durante la prima seduta dell'udienza preliminare, il primo ha chiesto il patteggiamento a un anno e 8 mesi, la società Martinina a 15mila euro di sanzione con interdizione dal contrattare con la pubblica amministrazione per 20 mesi, mentre Caruso non ha scelto riti alternativi. Il gup ha poi ammesso come parti civili due migranti, ex detenuti del Cpr, e le associazioni Naga e BeFree che da tempo denunciano le condizioni di vita all'interno del centro.

Il Cpr verso una nuova amministrazione

Il prossimo 18 dicembre, dunque, anche il Comune di Milano presenterà la richiesta di ammissione al procedimento come parte civile. "Ci sono state nel Cpr gravi violazioni dei diritti umani", ha ribadito il consigliere Monguzzi, "è giusto e importante che il Comune si schieri a difesa dei diritti dei migranti, garantendo la tutela della dignità e della legalità".

Il Cpr presto sarà riavviato sotto nuova gestione. Il bando per la gestione del centro è stato aggiudicato dalla cooperativa padovana Ekene, che avrebbe presentato un'offerta complessiva da circa 3 milioni di euro per due anni. La società prenderà il posto di Giovanni Falconieri, l'amministratore giudiziario che era stato scelto dal gip Livio Cristofano per gestire il centro dopo l'indagine della Procura.

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