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Monza, parte sperimentazione primo vaccino anti Covid italiano: il 21enne Luca è il primo volontario

Il giovane Luca Rivolta, 21 anni, è uno dei volontari che hanno ricevuto all’ospedale San Gerardo di Monza il vaccino ideato da Takis e sviluppato in collaborazione con Rottapharm Biotech: “Sono fiero di aver preso parte a un progetto così importante e spero di poter dare una mano a tutti”. Luca sarà monitorato per i prossimi due giorni e a fine marzo riceverà la seconda dose.
A cura di Ilaria Quattrone
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Luca Rivolta, il primo a ricevere il vaccino tutto italiano (Fonte: LaPresse)
Luca Rivolta, il primo a ricevere il vaccino tutto italiano (Fonte: LaPresse)

Luca Rivolta ha 21 anni e nonostante la sua giovane età ha deciso di dare una mano nella lotta contro il Covid-19. Luca, giovane cuoco originario di Monza, è infatti il primo volontario ad aver ricevuto all'Ospedale San Gerardo la dose iniziale del vaccino tutto italiano ideato da Takis e sviluppato in collaborazione con Rottapharm Biotech.

Il giovane 21enne: Fiero di aver preso parte al progetto

"Sono fiero di aver preso parte a un progetto così importante e spero di poter dare una mano a tutti", ha detto Luca. Il 21enne, diplomato cuoco all'aberghiero Olivetti, non nasconde di aver avuto un po' di paura. Fortunatamente però i medici che lo hanno assistito, lo hanno aiutato a superare tutti i timori. Il 21enne ha confermato di star bene fisicamente e di aver deciso di partecipare perché "in questo periodo tutti devono dare una mano e cercare di limitare i danni". Oltre a Luca sono già tantissime le persone che hanno deciso di proporsi: attualmente infatti sono 1.200 i volontari che hanno deciso di farsi avanti per la sperimentazione.

Luca sarà monitorato per i prossimi due giorni

Per i prossimi due giorni, il 21enne sarà monitorato dal Centro di Ricerca di fase uno per eventuali effetti collaterali. La seconda dose invece arriverà il 29 marzo e subito dopo si cercherà di capire se avrà sviluppato o meno gli anticorpi contro il Covid. Se la sperimentazione dovesse avere esito positivo, il vaccino potrebbe essere disponibile già a inizio 2022. Quello di Rottapharm sarà il primo vaccino a essere somministrato attraverso il Dna e utilizzando il sistema dell'elettroporazione. Questo consiste nell'uso di una pistola con ago che – insieme al siero – dà una piccola scossa al braccio del paziente permettendo così alla molecola di Dna di entrare nelle cellule e stimolare la risposta immunitaria.

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