Covid, oggi chiude l’ospedale in Fiera a Milano. Fontana: “Qui curati 530 malati gravi”
Com'era stato già annunciato dalla vice presidente della Lombardia Letizia Moratti, ha chiuso oggi l'ospedale in Fiera a Milano, allestito per fronteggiare l'emergenza Coronavirus. "Una bella notizia – ha commentato in una nota il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana – anche alla luce del fatto che in questa struttura tecnologica interamente realizzata con i soldi delle donazioni private dei lombardi, senza un euro di soldi pubblici, sono stati ricoverati 530 malati gravi Covid".
La realizzazione dell'ospedale era stata accompagnata da tante critiche
La realizzazione dell'ospedale al Portello era stata accompagnata da molte critiche e anche da un esposto alla magistratura, poi archiviato. L'inaugurazione era avvenuta durante la prima ondata della pandemia, ma in un momento in cui i ricoveri in terapia intensiva avevano iniziato a calare. In risposta alle critiche di chi aveva definito la struttura inutile e aveva suggerito di potenziare la medicina territoriale, la Regione aveva definito l'ospedale in Fiera una "scialuppa di salvataggio" che sarebbe tornata utile in caso di recrudescenza della pandemia. Così è stato, in effetti: durante la seconda ondata di ottobre-novembre 2020 e poi, nuovamente, con l'incremento di ricoveri a causa dell'ondata Omicron, l'ospedale in Fiera è tornato a ricevere pazienti bisognosi di cure intensive.
"Realizzare questo ospedale è stata una scelta giusta, presa in un momento di grande difficoltà – ha sottolineato Fontana -. E oggi, visto l'andamento del Covid soprattutto in relazione all'efficacia della campagna vaccinale, sono molto contento che finalmente non ci sia più bisogno di tenerlo aperto. Tutte le strumentazioni sanitarie di ultima generazione – ha poi assicurato il governatore – saranno recuperate per essere riutilizzate". Fontana ha poi voluto fare un ringraziamento ai "benefattori lombardi che hanno contribuito alla realizzazione di questo grande progetto", ai medici e agli infermieri provenienti da tutta la Lombardia che vi hanno lavorato e al Policlinico di Milano, che ha coordinato l'attività dell'ospedale del Portello, struttura in cui adesso, e si spera anche in futuro, non c'è più alcun paziente.