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Covid Lombardia, terapie intensive sotto stress: “La situazione è critica”

“La situazione nelle terapie intensive in Lombardia è critica”. A dirlo è il professor Antonio Pesenti, responsabile delle Terapie intensive della Regione, a Sky Tg 24. Pesenti ha dichiarato che l’onda è cominciata da dieci giorni, forse quindici. Il problema è che sta salendo ad una velocità importante e non sappiamo quando si fermerà”.
A cura di Filippo M. Capra
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Nelle terapie intensive in Lombardia la situazione "è critica". Lo afferma il responsabile regionale delle Terapie intensive della Regione Antonio Pesenti spiegando che ad oggi sono 616 i degenti ricoverati in Rianimazione. Nell'intervista concessa a Sky Tg24, Pesenti ha però sottolineato che "prima del Covid, a Gennaio 2020, i letti di terapia intensiva disponibili totali erano 720. Sono stati aumentati di molto, a marzo siamo arrivati a 1.500 malati Covid ricoverati per un totale di circa 1.800 letti".

Pesenti: Onda sale velocemente e non si sa quando si fermerà

Detto ciò, Pesenti spiega che "616 malati è un numero alto. E il problema che continua a crescere". Per quanto riguarda il balzo di ricoveri, il responsabile delle Terapie intensive lombarde spiega che "l'onda è cominciata da dieci giorni, forse quindici. Il problema è che sta salendo ad una velocità importante e non sappiamo quando si fermerà". Al momento, comunque, "la situazione è gestibile, il sistema della sanità ospedaliera sta facendo fronte agli eventi. Purtroppo non sappiamo quanto salirà la curva – ha infine concluso Pesenti -, dipende molto dai comportamenti individuali e dalle decisioni del Governo".

In una settimana in Lombardia quasi 1.200 ricoveri in più

Come testimoniano i numeri, negli ultimi sette giorni in Lombardia i ricoveri nei reparti di degenza normali a causa del Covid sono aumentati di quasi 1.200 unità (1.192). Di questi, sono stati 170 i pazienti che hanno raggiunto i vari reparti di Rianimazione negli ospedali lombardi. Ad accusare maggiormente il colpo di questa terza ondata sono stati gli Spedali Civili di Brescia, che hanno dovuto dirottare i pazienti all'ospedale in Fiera a Milano, e la Poliambulanza, anch'essa di Brescia, il cui direttore del Dipartimento di anestesia, rianimazione, terapia intensiva e del dolore Giuseppe Natalini ha dichiarato a Fanpage.it che le "Terapie intensive piene e si è abbassata l’età dei pazienti".

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