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Covid Lombardia, l’epidemiologo La Vecchia: “Probabile picco dei casi in settimana, poi la discesa”

Secondo l’epidemiologo della Statale Carlo La Vecchia, entro questa settimana potrebbe raggiungersi un picco dei contagi di Coronavirus a cui seguirà una possibile discesa: “Non bisogna essere pessimisti – ha spiegato a Fanpage.it – i dati sono buoni ma bisogna anche essere cauti nelle previsioni”. Sulla campagna vaccinale: “Un bene che la Lombardia si sia concentrata sui vaccini ad anziani e adulti, attenzione anche a 50-59enni”.
A cura di Simona Buscaglia
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"Non bisogna essere pessimisti perché i dati sono favorevoli ma allo stesso tempo dobbiamo essere molto cauti sulle previsioni". A dirlo a Fanpage.it è l'epidemiologo della Statale Carlo La Vecchia, che ha commentato così l’andamento dei contagi e dell’epidemia da Coronavirus nel nostro Paese. Previsioni che, fino a due settimane fa, guardando i dati, facevano presagire una quarta ondata al livello della Gran Bretagna ma che invece, fortunatamente, s’è fermata molto prima: "Senza dubbio 15 giorni fa ci aspettavamo una quarta ondata che arrivasse, non dico ai livelli della Gran Bretagna, che ha raggiunto i 50mila casi di media giornaliera, ma con decine di migliaia di casi a livello nazionale – ha precisato La Vecchia – se continua così invece molto probabilmente non superiamo nemmeno i diecimila casi, ci fermiamo intorno ai 6-7mila. In Lombardia non superiamo i mille come media giornaliera".

Il picco è probabile arrivi questa settimana e poi cominci la discesa

Non siamo però ancora al picco dei contagi: "L’aumento è molto inferiore rispetto alle settimane precedenti – ha aggiunto l’epidemiologo – nell’ultima settimana in media abbiamo avuto al giorno 610 casi mentre nella precedente erano 517 come media settimanale. Siamo ancora in fase di aumento ma molto meno cospicuo rispetto alle due settimane precedenti e se andasse avanti così, se continuasse quindi questo livellamento, il picco dovrebbe essere in questa settimana e poi dovrebbe cominciare a scendere".

La quarta ondata nel Regno Unito ha avuto delle oscillazioni prima di scendere in maniera decisa quindi "è anche possibile che poi ci siano riprese, ma ormai sono più di sette giorni che la curva presenta questo rallentamento. La previsione più probabile per il futuro prossimo è che questa settimana si arrivi al picco e poi cominci la discesa". Guardando lo scenario nazionale, i dati molto alti della Sardegna, della Sicilia e della Liguria "sono dovuti anche al fatto che la gente è lì in ferie, la Lombardia si è un po’ spopolata e le località di villeggiatura si sono invece riempite – ha detto l’epidemiologo della Statale – Il dato va quindi preso per quello che è: se una persona in vacanza sta male va in ospedale nelle zone di villeggiatura".

Un bene che la Lombardia si sia concentrata sui vaccini ad anziani e adulti

In Lombardia la situazione è comunque al momento sotto controllo e l’essersi concentrati sugli anziani e gli adulti nella campagna vaccinale può aver influito positivamente: "Ciò che è stato fatto meglio in Lombardia è stato concentrarsi sugli anziani e sugli adulti, non distribuire troppe dosi ai giovani nei mesi scorsi visto che poi i ricoverati, soprattutto quelli in terapia intensiva, sono anziani e adulti. I giovani fanno una malattia lieve". La vaccinazione ai giovani rimane necessaria ma può aspettare, secondo l'esperto, la conclusione di quella anche degli over 50 e over 40.

La priorità nei vaccini deve andare anche ai 50-59enni

"Con gli over 70 in Lombardia siamo arrivati al target all’87 per cento di vaccinati con doppie dosi – ha aggiunti La Vecchia – sui 60-69 anni siamo all’81 per cento". Non sono però solo gli over 60 quelli da tenere sotto controllo, ma anche i 50-59enni, dove "i decessi sono pochi ma possono andare in ospedale anche in condizioni serie quindi vanno protetti prima dei più giovani". A ieri con due dosi per questa categoria in Lombardia "si era raggiunto il 72 per cento, quindi per arrivare al 90 per cento ne manca circa il 20 per cento”.

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