Covid Lombardia, il bollettino di lunedì 1 febbraio: 1.093 contagi e 52 morti, a Milano 305 casi
Sono 1.093 i casi di Coronavirus registrati in Lombardia su 17.151 tamponi effettuati (6,3%) nella giornata di lunedì 1 febbraio. È quanto emerge dal bollettino diramato dal ministero della Salute. Ieri erano stati registrati 1.832 nuovi casi di Coronavirus su 39.462 tamponi complessivi (nel totale sono calcolati anche i test rapidi antigenici, oltre ai tamponi molecolari). In totale dall'inizio della pandemia in Lombardia sono stati eseguiti 5.682.564 tamponi. Aumenta il dato giornaliero sui decessi: sono stati segnalati 52 morti nelle ultime 24 ore (ieri erano stati 24 decessi), per un totale dall'inizio della pandemia di oltre 27mila decessi (27.150) nella sola Lombardia, tenendo conto solo di quelli ufficiali.
I ricoverati negli ospedali della Lombardia
Sul fronte dei ricoveri negli ospedali e nelle terapie intensive della Lombardia, nelle ultime ore il bilancio dei ricoveri in ospedale è diminuito: sono 3.489 persone (-14) in degenza ordinaria (ieri erano 3.503). Aumenta, invece, il totale delle persone in terapia intensiva: sono 371, ovvero 9 in più rispetto a ieri quando erano 362. Continua a crescere il numero dei guariti/dimessi, ora arrivato a 463.522: nelle ultime 24 ore sono 3.643 le persone che hanno superato la malattia.
La situazione nelle province Lombarde
Per quanto riguarda le province lombarde, sono 305 i nuovi casi di positivi al Coronavirus in provincia di Milano (di cui 156 a Milano città). Sono 85 i nuovi positivi nella provincia di Monza e Brianza, 223 in quella di Varese, 169 in provincia di Brescia, 119 in quella di Como e 27 in provincia di Pavia. La provincia di Bergamo ha registrato 47 nuovi contagi, mentre sono 21 quelli a Lecco e 10 i nuovi contagi nella provincia di Lodi. I contagi registrati in provincia di Cremona sono invece 31. Un solo caso in provincia di Sondrio. Infine, sono 36 i casi in provincia di Mantova.
Primo giorno in zona gialla per la Lombardia
Da oggi, 1 febbraio, la Lombardia è tornata in zona gialla. Il presidente della Regione, Attilio Fontana, ha detto di confidare "nel senso di responsabilità dei cittadini lombardi" per evitare il verificarsi di assembramenti e altre situazioni che possano favorire la diffusione del virus, riportando così la regione in una fascia di rischio più elevato. "Oltre alla responsabilità dei singoli è necessaria la massima collaborazione di sindaci e delle Prefetture affinché vigilino sugli assembramenti – ha scritto Fontana su Facebook -. Non si può tornare indietro. L'economia è già fortemente compromessa e non possiamo permetterci nuove chiusure".