Covid Lombardia, calano casi e incidenza: ma le terapie intensive restano oltre la soglia critica
Continua il lento miglioramento dei dati sulla pandemia di Covid-19 in Lombardia, regione d'Italia che sta pagando il tributo di sangue più pesante al virus: sono 32.742, finora, le vittime ufficiali del Coronavirus. Da tre giorni la regione si trova in zona gialla, con restrizioni che sono dunque state allentate: ma nel monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità che si terrà come di consueto il prossimo venerdì 30 aprile non si terrà conto di eventuali conseguenze di queste "riaperture", i cui effetti potranno essere misurati probabilmente la prossima settimana. La fotografia più recente dell'andamento della pandemia parla dunque di dati in miglioramento sul fronte del numero di casi, dell'incidenza settimanale di nuovi positivi su 100mila abitanti e dei ricoveri. Resta critica, però, la percentuale di posti letto occupati in terapie intensive, mentre quella di posti letto in area non critica è rientrata, già dalla scorsa settimana, sotto la soglia di allerta.
Calano i casi e l'incidenza
Stando a un report diffuso in giornata dall'Ats (Agenzia per la tutela della salute) Insubria nell'ultima settimana (22-28 aprile) rispetto alla precedente (dal 15 al 21 aprile) a fronte di un numero di tamponi rimasto quasi immutato, sono diminuiti quelli positivi, la percentuale di tamponi positivi, il numero di positivi e l'incidenza settimanale di nuovi positivi su 100mila abitanti. Nel periodo 22-28 aprile i tamponi positivi registrati in Lombardia sono stati 33.326, l'11,2 per cento del totale di quelli effettuati. I nuovi positivi sono stati 12.558, in calo rispetto ai 14.286 della settimana precedente. Il dato dell'incidenza settimanale si attesta a 124, in calo rispetto al dato della settimana precedente, pari a 141.
In calo i ricoveri, ma le terapie intensive sono oltre la soglia critica
In Lombardia continua anche il calo dei pazienti Covid ricoverati sia in terapia intensiva – secondo l'ultimo bollettino di ieri 27 aprile sono 582 -, sia nei reparti Covid degli ospedali (3.819). La percentuale di posti letto occupati in terapia intensiva resta però elevata: è al 41 per cento secondo Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), oltre la soglia di allerta fissata al 30 per cento. Sotto la soglia di guardia, invece, la percentuale di posti letto occupati in area non critica: ieri è arrivata al 33 per cento. Le proiezioni pubblicate dalla stessa Agenas sono incoraggianti: entro domenica 2 maggio il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva potrebbe scendere ulteriormente, verso quota 500.