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Covid in Lombardia, ospedali di nuovo in crisi: molti contagi fra il personale

Nel momento in cui i posti letto tornano a riempirsi dentro gli ospedali lombardi, è a rischio l’organizzazione interna del personale a causa dei contagi (e delle ferie estive)
A cura di Francesca Del Boca
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Paura, ancora una volta, per gli ospedali lombardi. Sia per la pressione che Omicron sta esercitando sul sistema e sui posti letto nei reparti di Malattie infettive e Geriatria, sia per i numerosi contagi tra il personale sanitario.

Capita in un periodo di ferie estive, che mette a maggior ragione in difficoltà le risorse locali nel fronteggiare la nuova ondata di Coronavirus. A rischio insomma l'organizzazione interna delle strutture sanitarie, negli incastri tra isolamento, malattie e ferie: nel momento in cui sarebbe necessario di disporre del numero massimo di personale, il personale diminuisce.

Al Niguarda una cinquantina di operatori, tra medici e infermieri, sono a casa dopo l'esito di un tampone positivo. All'Asst Santi Paolo e Carlo 28 su 4.200, una cifra un poco inferiore al Policlinico. A fine giugno i sanitari positivi erano circa 250. E i dati non possono adesso che aumentare, visto che il picco è atteso per la fine del mese di luglio.

Contagiosità altissima

Del resto i sintomi di questa nuova variante sono sì più lievi, ma la contagiosità resta altissima. "Siamo di fronte a una nuova ondata, sostenuta da una nuova variante", avvisa il professor Massimo Galli, ordinario di Malattie infettive all'Università Statale di Milano e primario all'Ospedale Sacco. "Confidiamo nell'estate e la pensiamo come il periodo in cui il virus cessa di circolare, ma non è così. Un atteggiamento prudenziale è fondamentale".

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