Covid: in Lombardia la variante Omicron rappresenta il 40 per cento dei positivi
In Lombardia i casi riconducibili alla variante Omicron rappresentano il 40 per cento del totale dei positivi sul territorio regionale. Lo ha riferito un report reso noto dalla direzione Welfare della Regione, che sottolinea come i dati, nonostante il record assoluto di contagi, siano ancora da zona bianca. La presenza della variante Omicron, segnalano da Palazzo Lombardia, è comunque in crescita.
I dati lombardi
Dei 337 casi confermati e contagiati da questa variante, solo sei sono ricoverati, in reparti ordinari, e sono quindi solo il 2 per cento del totale. Nessuno di questi è ricoverato in terapia intensiva. La fascia più colpita, 165, è quella tra i 20 e i 39 anni, seguita da quella 0-19, che contano 94 positivi. I 40-59enni sono 61 mentre solo un caso registrato nella fascia over80 e quindici in quella 60-79. Di tutti i contagiati la stragrande maggioranza (314) è di nazionalità italiana. 267 contagiati avevano completato il primo ciclo vaccinale (con prima e seconda dose), solo 29 di loro avevano ricevuto anche la terza dose, 27 pazienti avevano già contratto il Covid in precedenza.
La Vecchia: "Importante accelerare sui richiami"
L'epidemiologo dell'Università Statale, Carlo La Vecchia, in un'intervista ieri a Fanpage.it, aveva sottolineato l'importanza di diminuire, anche di molto, il lasso di tempo che passa dalla seconda alla terza dose, su cui infatti si sta intervenendo anche a livello governativo: "Il vaccino farà da barriera sulla Omicron in termini di gravità clinica e contagi. Questo è il motivo per cui dobbiamo accelerare subito i richiami agli adulti e agli anziani. Anche con gli standard dei cinque mesi abbiamo più dei metà dei 50enni e più che non sono coperti dal richiamo".