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Covid in Lombardia, esauriti (di nuovo) i posti letto nei reparti infettivi a Milano

Torna a farsi sentire la pressione sugli ospedali di Milano per la quinta variante di Omicron: pieni i posti letto al Niguarda e al Policlinico, tanti ingressi al Pronto soccorso del San Paolo.
A cura di Francesca Del Boca
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Corre ancora il virus, non si ferma mai. La quinta variante di Omicron preoccupa per la velocità del contagio, e soprattutto per la pressione che sta esercitando, negli ultimi tempi, sugli ospedali milanesi. Al Niguarda i letti disponibili nel reparto di Malattie Infettive sono tutti pieni, idem al Policlinico (dove i posti sono completi anche in quello di Geriatria).

Tanti ingressi al Pronto soccorso del San Paolo. Nonostante rispetto alle ondate precedenti la sintomatologia dei contagiati sia generalmente meno severa, grazie alla diffusione capillare dei vaccinati, la Lombardia sembra ritornata al centro dell'emergenza sanitaria. E gli ospedali si attrezzano (ancora) per accogliere nuovi pazienti.

Quinta ondata?

Una corsa che ha ancora tanta strada da fare: il picco, infatti, è previsto intorno a metà luglio. Per ora il tasso di positività è schizzato al 26 per cento, con 55 ricoveri in area medica (di cui 24 in rianimazione), dove ormai sono 909 i malati. E supera ormai l'1 Rt, l'indice di contagio.

Secondo il bollettino di ieri, in Lombardia sono stati più di 12mila i nuovi casi giornalieri di Coronavirus, a fronte di quasi 47mila tamponi effettuati. Senza dimenticare i positivi "sommersi", quelli che non si testano con un tampone o gli asintomatici: secondo gli esperti, potrebbero essere intorno al 50 per cento in più di quelli attualmente tracciati.

A livello ospedaliero, sono aumentati i ricoveri in area medica ed è salito leggermente il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva: lo segnala il monitoraggio Agenas. I ricoverati sono quasi sempre persone alle quali il virus aggrava altre patologie pregresse.

La mascherina

La Lombardia conta più del 91 per cento degli over 60 che ha ricevuto la terza dose. Un numero virtuoso, che però non deve far abbassare la guardia. Per questo motivo la Regione, attraverso le parole dell'assessora al Welfare Letizia Moratti, ha suggerito di continuare a indossare la mascherina nonostante sia decaduto l'obbligo in quasi tutti i contesti (tranne trasporti e ospedali).

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